Spesa, occhio ai prodotti integrali: non sempre è come sembra

Quando acquistate dei prodotti con la scritta integrale si invita a prestare attenzione all’etichetta. Ecco il motivo.

Non sono passati inosservati i risultati di una recente indagine in merito ai prodotti integrali. Ma cosa è stato scoperto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

alimenti realizzati con farina integrale
informazioneoggi

L’alimentazione ha senz’ombra di dubbio un ruolo importante nella nostra vita, in quanto ci permette di attingere alle sostanze nutritive ed energetiche di cui abbiamo bisogno per la nostra salute. Diversi i prodotti disponibili sugli scaffali dei supermercati, grazie ai quali poter imbandire le nostre tavole.

Tra questi si annoverano i prodotti integrali. Proprio quest’ultimi sono stati di recente oggetto di uno studio i cui risultati non sono passati inosservati. Ma cosa è emerso? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Spesa, occhio ai prodotti integrali, non è come sembra: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto è importante prestare attenzione ai prodotti integrali, in quanto non è come sembra. In tale ambito non possono passare inosservati i numeri di un recente studio della rivista Il Salvagente. Proprio come si legge sul sito di quest’ultimo:

“Ma quanti di questi sono integrali a tutti gli effetti? Affidarsi alla dicitura posta fronte-pacco non basta per esserne sicuri. Occorre, invece, leggere attentamente la lista degli ingredienti presente sul retro della confezione, per verificare l’eventuale presenza di farine raffinate o di farina cosiddetta “ricostituita”, ossia farina di frumento – quindi raffinata – più l’aggiunta di crusca o cruschello”.

Ebbene sembra proprio che leggendo attentamente l’etichetta è possibile notare che in realtà molti dei prodotti in questione sono realizzati con farina ricostruita. Quest’ultima, è bene sottolineare, è tollerata dalla normativa del nostro Paese. Tuttavia i termini farina integrale e quella ricostruita non sono equivalenti. La farina ricostruita, ad esempio, ha un indice glicemico più alto rispetto a quella integrale.

Ma non solo, si conserva per un lasso temporale maggiore rispetto alla farina integrale ed è in grado di garantire una lievitazione più performante. Entrando nei dettagli, Il Salvagente ha svolto un’analisi sulle etichette di vari prodotti da forno, come biscotti, fette biscottate, merendine e così via, definiti integrali.

Questo al fine di verificare quanti di questi prodotti contenessero davvero farina integrale e quanti farina ricostruita. Alla fine è emerso che nella maggior parte dei casi, i prodotti con la dicitura “integrali” contengono  farina ricostruita unita a farine raffinate.

Alcuni prodotti, invece, presentano un mix fra farine integrali e farine raffinate, mentre solo alcuni sono composti al 100% da farina integrale. Dei dati che non possono passare di certo inosservati, che dimostrano come sia importante non fermarsi all’apparenza. Bensì bisogna leggere attentamente l’etichetta per essere certi di acquistare degli alimenti di proprio interesse.

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