PornHub raccoglie i dati di tutti gli utenti: privacy a rischio?

La privacy degli utenti che guardano video su PonHub potrebbe essere a rischio perché il sito raccoglie i dati di tutti gli utenti: ecco che cosa c’è da sapere.

PornHub è uno dei siti web più visitati al mondo e, a quanto pare, raccoglie milioni di informazioni, tanto da essere oggetto di reclamo da parte del Garante italiano che intende vederci chiaro sulle pratiche messe in atto dagli sviluppatori. In molti, però, adesso vogliono capire se la privacy sia o meno in pericolo.

PornHub raccoglie i dati degli utenti: ecco quali
PornHub raccoglie i dati degli utenti (Fonte foto: AdobeStock) – InformazioneOggi.it

Ogni mese, oltre due miliardi di persone in tutto il mondo visitano il sito per adulti, trascorrendoci in media circa otto minuti durante i quali si guardano video, nove minuti se si tiene presente la media nazionale. Un’attività tale che ha resto PornHub uno dei siti più grandi, sicuramente il sito porno più visitato e conosciuto al mondo, generando un volume di dati incredibile.

Ma adesso, la piattaforma sta affrontando una serie di questioni legali legati alla sicurezza. Durante la permanenza sul sito, infatti, i dati degli utenti vengono raccolti da PornHub. Una notizia che sta facendo il giro del mondo, tanto che molte persone tempo per la loro privacy. Visto che il sito web raccoglie tutte le informazioni che vengono trasferite in automatico dal browser al sito.

PornHub dati utenti: ecco quali informazioni raccoglie

Ogni volta che si entra nel sito PornHub i dati degli utenti vengono raccolti automaticamente. Tra le informazioni che il sito prende ci sono l’indirizzo IP, il livello di carica della batteria, la versione del browser, il fuso orario e i plugin installati. Sono un bel po’, tanto che c’è il rischio che venga creata una impronta digitale che distingue un utente dall’altro. Una situazione capace anche di genera re un profilo pubblicizzato personalizzato.

È proprio questo quello che interessa al gigante del porno, tanto che gli attivisti di #StopDataPorn hanno denunciato PornHub proprio per queste ragioni. A confermare le accuse c’è un’analisi tecnica fatta sul sito web e su tutte le sue pratiche sulla privacy, sottolineando come PornHub non rispetti le regole europee del GDPR.

La regolamentazione sostiene che tutte le società che processano dati personali dei cittadini europei devono dimostrare che hanno una ragione legittima di farlo. Per poi chiedere agli utenti il consenso per farlo e quali sono i dati che vengono raccolti. In pratica, PornHub non informerebbe gli utenti dei dati che raccoglie. Oltre al fatto che non rende chiaro l’algoritmo dell’assegnazioni delle preferenze dei video per gli utenti.

L’accusa a PornHub

“PornHub non chiede il consenso”, ha sottolineato a Wired Alessandro Polidoro, l’attivista per i diritti digitali nonché avvocato a capo del movimento #StopDataPorn. È stato spiegato come la regola per il trattamento dei dati online è assente. Oltre al fatto che la tecnologia di tracciamento dietro al sito è in grado di memorizzare gli ID dei video, usando le chiavi “watchedVideoIds” e “watchedVideoStorage”. In pratica, ogni volta che si schiaccia play, viene registrato cosa guarda una persona.

Non è tardata ad arrivare la risposta di MindGeek alle accuse, sottolineando come l’azienda s’impegna da anni nella protezione della privacy degli utenti. Hanno spiegato che la richiesta dei cookie è solo per “personalizzare e migliorare” l’esperienza sul web delle persone. Fare attenzione anche alla sicurezza di Facebook, anche questa sta creando problemi.

 

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