Casalinghe, c’è il rischio di perdere il mantenimento: scenario inaspettato

Attenzione, in quanto in questo caso la casalinga rischia di perdere il diritto all’assegno di mantenimento. Scenario inaspettato.

Brutte notizie per molte donne che in determinati casi rischiano di perdere il diritto all’assegno di mantenimento. Ma come è possibile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

casalinga disperata
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Lavare, stirare, cucinare, mettere in ordine, spolverare e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero molte le cose da fare in casa, che richiedono tempo e pazienza. Un vero e proprio lavoro, che non viene però retribuito. Lo sanno bene le tante casalinghe che ogni giorno si prendono cura della propria abitazione, senza ottenere nulla in cambio.

Un impegno importante che porta molte donne a dover rinunciare alla propria carriera. Se tutto questo non bastasse, giungono molte notizie per molte casalinghe che in determinati casi rischiano di perdere il diritto all’assegno di mantenimento. Ma come è possibile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Casalinga, attenzione, in questo caso perde il mantenimento: cosa c’è da sapere

Sono tante le donne che hanno deciso di rinunciare alla carriera pur di prendersi cura della propria famiglia. Una scelta importante, che potrebbe portare in molte a dover, purtroppo, fare i conti con delle conseguenze indesiderate e inaspettate.  In base a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 17144 del 2023, infatti, il riconoscimento dell’assegno di mantenimento è legato al fatto che la donna abbia rinunciato a delle opportunità professionali per prendersi cura del nucleo famigliare.

Entrando nei dettagli, in sede di separazione o divorzio la donna deve dimostrare che la decisione di non lavorare è stata condivisa con il coniuge. Ma non solo, deve dimostrare che tale decisione abbia effettivamente comportato una rinuncia a delle concrete occasioni professionali. Una nuova interpretazione, quella della Corte di Cassazione, che potrebbe mettere a rischio il riconoscimento per molte casalinghe dell’assegno di mantenimento.

Il riconoscimento dell’assegno divorzile, quindi, non si basa sul semplice fatto che uno degli ex coniugi si sia dedicato prevalentemente alle cure della casa e dei figli. È bensì necessario che il soggetto richiedente attesti le ragioni alle basi di tale scelta, dimostrando che il fatto di non lavorare fosse finalizzato al bene della famiglia stessa e non era dovuto alla mancanza di opportunità.

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