TFR, dopo quanto tempo va in prescrizione: c’è chi rischia di perderlo

Occhio al Trattamento di Fine Rapporto, in quanto c’è chi rischia di perderlo. Ecco dopo quanto tempo va in prescrizione.

Pestate attenzione al TFR, in quanto nel caso in cui tale trattamento dovesse finire in prescrizione andrebbe definitivamente perduto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

mani che si passano dei soldi
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Il periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere non è di certo dei migliori. Questo a causa dell’aumento generale dei prezzi che contribuisce a ridurre il nostro potere di acquisto, andando ad impattare pesantemente sul nostro bilancio.

A rivestire un ruolo importante in tale ambito, pertanto, è il lavoro che ci permette di attingere a quella fonte di denaro necessaria per riuscire a fronteggiare le varie spese della vita quotidiana.

Sempre in tale ambito, inoltre, si invita a prestare attenzione al TFR. Questo perché nel caso in cui tale trattamento dovesse finire in prescrizione andrebbe definitivamente perduto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

TFR, attenzione, ecco dopo quanto tempo va in prescrizione: tutto quello che c’è da sapere

Salvo diverse disposizioni indicate nel Contratto collettivo, il datore deve versare il TFR al dipendente una volta terminato il rapporto di lavoro. Può comunque capitare che, per motivi di vario genere, il datore di lavoro chieda di dilazionare il relativo pagamento. Proprio in tale ambito si invita a prestare attenzione alle tempistiche.

Questo perché oltrepassato un determinato lasso di tempo il TFR può andare in prescrizione e pertanto il soggetto interessato rischia di perdere il diritto a tale trattamento. A tal proposito è bene sapere che in base a quanto previsto dall’articolo 2948 del Codice Civile si prescrivono in cinque anni:

“1) le annualità delle rendite perpetue o vitalizie;
2) le annualità delle pensioni alimentari;
3) le pigioni delle case, i fitti dei beni rustici e ogni altro corrispettivo di locazioni;
4) gli interessi e, in generale, tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi;
5) le indennità spettanti per la cessazione del rapporto di lavoro“.

Proprio il diritto al Trattamento di Fine Rapporto, quindi, cade in prescrizione dopo cinque anni. Questo a partire dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro. Trascorso tale lasso di tempo il soggetto interessato perde il diritto all’indennità. A tal proposito, pertanto, è bene sapere che la prescrizione del TFR può essere interrotta in diversi modi.

Tra questi si annoverano, ad esempio, un sollecito di pagamento; il riconoscimento del debito da parte del datore di lavoro oppure un’azione giudiziale, come la notifica di un decreto ingiuntivo o il ricorso ordinario al tribunale del lavoro. Una volta interrotto il termine di prescrizione, quest’ultimo decorre da capo per ulteriori cinque anni.

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