Gay Pride, ecco quali sono le 5 città italiane ‘arcobaleno’ più inclusive

Oltre al Gay Pride, l’Italia è da sempre considerato un Paese “gay friendly”, perché nella Storia non ha mai istituito Leggi contro la libertà sessuale.

Oggi, in piena atmosfera arcobaleno grazie al Pride Month, andiamo a scoprire quali sono le città italiane più inclusive, e non soltanto per le comunità LGBT.

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Esistono città più inclusive dette Arcobaleno – Informazioneoggi.it

Tutti gli anni in Italia vengono organizzati eventi Pride, almeno una trentina, in numerose città da nord a sud. L’Onda Pride è arrivata anche quest’anno e già molte date sono confermate.

Chi desidera vivere gli eventi, ma anche solamente fare un viaggio alla scoperta delle città più arcobaleno, ha davvero molte mete da scegliere.

Noi ne abbiamo individuate principalmente 5 perché rispondono a diversi criteri; non solo rispetto e libertà per ogni orientamento sessuale ma anche la messa in campo di altre iniziative che danno un valore aggiunto.

Cosa sono le città Arcobaleno e perché vengono definite così?

Abbiamo detto che il Bel Paese è da sempre inclusivo, tanto che già in epoca romana la sessualità era molto libera.

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Pride Month, iniziative in molte città da nord a sud – InformazioneOggi.it

Nell’Ottocento, mentre in molti Paesi la libertà e la tolleranza non esistevano, molte città italiane vennero scelte proprio da persone omosessuali perché “gay friendly”, anche se all’epoca non veniva utilizzato questo termine. Parliamo di Roma, Firenze e Napoli e anche di Capri, Taormina e Venezia.

E oggi? Oggi le cose sono ancora meglio e l’orgoglio gay può esprimersi ovunque, in ogni parte del Paese.

Esistono però alcuni criteri in base ai quali una città viene definita “Arcobaleno”; si tratta di luoghi che non solo sono “gay friendly” ma attuano dei programmi di welfare ancora più mirati.

Ad esempio, oltre all’accoglienza turistica offerta alle persone LGBT e all’organizzazione di loro eventi e festival, si attuano incontri nelle scuole per l’educazione alla libertà, si ergono sportelli “di genere”, e si creano archivi come ad esempio il registro delle unioni civili.

Gay Pride, quali sono le città più inclusive d’Italia?

In un contesto dove c’è sempre più attenzione ai diritti di libertà individuale, non poteva mancare una “classifica” delle città che fanno di più rispetto ad altre per accogliere (anche) i Pride.

quali sono le città gay friendly italiane
Sono tante le città gay friendly – InformazioneOggi.it

Esistono diversi “quartieri gay”, già fin dagli anni ’60, anche se in realtà non è propriamente corretto chiamarli così; le persone LGBT scelgono via via alcuni luoghi di incontro ma che possono essere anche eterogenei. Roma, per citare la prima delle città Arcobaleno di questa classifica, ha un vero e proprio “quartiere gay” vicino al Colosseo.

Oltre a offrire numerosi locali gay e a ospitare il Pride, Roma organizza dal 2001 anche il Gay Village, che è l’evento LGBT più importante della capitale. Si tratta di una serie di appuntamenti che coinvolgono l’intera città e sono promossi per combattere l’omofobia e la tutela dei diritti e di libertà i generale.

Nella classifica delle città arcobaleno non poteva mancare Bologna, da sempre amica del mondo LGBT. Tra l’atro Bologna fu tra le prime città d’Italia a istituire un centro per la difesa dei diritti degli omosessuali. Oltre al Gay Pride ospita tantissime iniziative, feste, convegni e incontri per promuovere l’aggregazione e la libertà.

Storia, Arte, Cultura e tolleranza sono parte della città di Firenze praticamente fin da sempre. Non possiamo non ricordare che il Rinascimento ha visto il suo splendore anche grazie alla creatività degli artisti (anche) omosessuali e sono numerose le opere che esaltano la libertà sessuale.

Firenze offriva locali gay già nel ‘500 nei pressi di Piazza Signoria e oggi i visitatori LGBT della splendida città possono anche trovare supporto presso l’AITGL (Associazione Italiana del Turismo Gay & Lesbian).

Un’altra città che merita il podio tra quelle arcobaleno è Catania. Qui vi è un luogo storico che è diventato il simbolo della comunità LGBT per eccellenza. Parliamo dell’Albero Rosso, che negli anni ’30 divenne punto di riferimento tra gli omosessuali. Anche Catania, naturalmente, ospita i Pride ma anche festival e rievocazioni per non dimenticare gli anni bui della repressione.

Al top della classifica non poteva che esserci Milano, che viene definita la capitale arcobaleno d’Italia. Come sappiamo, in questa grande città c’è una vera cultura della movida e dell’intrattenimento e non mancano soluzioni per le comunità LGBT. Oltre a club e discoteche, però, tutta la città durante la Pride Week si riempie di eventi, manifestazioni e bandiere arcobaleno, soprattutto in alcuni quartieri, il tutto all’insegna della convivialità e dell’aggregazione.

Naturalmente, molte altre città sono inclusive e gay friendly, e ricordiamo che i Pride così come altre numerose iniziative passano anche da Torino, Venezia, Napoli e Palermo.

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