Olio, non lasciatevi ingannare: in questi supermercati non è extravergine, uno è famosissimo

Fare la spesa al supermercato o in qualsiasi altra parte spesso può essere davvero complicato, o per lo meno non semplice come può apparire.

Il discorso è molto semplice. In linea di massima potrebbe capitare che specifici prodotti dei quali si immagina una certa provenienza, una certa qualità, specifica produzione e quant’altro in realtà si dimostrino tutt’altro. Questo tipo di situazione può prendere forma attraverso disavventure che possono capitare con qualsiasi prodotto di genere alimentare e non solo. Chiaramente, per quel che riguarda il settore alimentare il discorso appare un tantino più delicato, per ovvie ragioni.

Olio supermercato qualità
Olio extravergine al supermercato – InformazioneOggi

In questo specifico caso andremo a parlare di un prodotto in particolare che spesso fa molto discutile. Parliamo quindi di uno degli alimenti alla base della nostra dieta mediterranea, che spesso, però è davvero difficile da trovare in giro, non perché raro. Il problema è che spesso per quel che riguarda tale prodotto le etichette possono mentire.

Stiamo parlando dell’olio extravergine. Gli esperti consigliano l’utilizzo di tale prodotto perché ricco di acidi grassi monoinsaturi, fitosteroli, tocoferoli polifenoli e pigmenti. In molti casi, però districarsi tra le varie marche e le varie origini di tale prodotto non è impresa del tutto semplice, anzi.

La rivista “Il Salvagente”, proprio per provare a mettere ordine in tale contesto ha provato in qualche modo a fare chiarezza su quelle che sono le marche di olio extravergine che al supermercato, o anche altrove, non si dovrebbero mai e poi mai acquistare, per un semplice motivo.

Non parliamo di vero e proprio olio extravergine. Più semplice di cosi, insomma è davvero difficile.  L’indagine in questione è stata condotta su venti diverse tipologie di olio extravergine, andando a considerare gli aspetti che riguardano acidità,perossidi, spettrofometria UV e polifenoli. Il livello di acidità, secondo quanto stabilito dalla legge non dovrebbe essere inferiore allo 0,8%. Un parametro eccellente varia tra lo 0,1% e lo 0,03%.

Olio, non lasciatevi ingannare: tutti i prodotti analizzati per l’indagine in questione

I marchi di prodotti analizzati sono dunque in seguenti: Bertolli Gentile, Carapelli Il Frantolio, Carrefour Extra Cucina delicata, Cirio Cucina delicata, Colavita Mediterraneo, Coop Classico, Conad Classico, Pietro Coricelli Qualità tracciata, Costa d’oro L’extra, Dante Terre antiche, De Cecco Classico, Esselunga Classico, Frantoio La rocca delicato Eurospin, Farchioni, Primadonna Lidl, Fra’ Ulivo MD, Monini Classico, Sagra Grandulivo, San Giorgio, Santa Sabina.

Di conseguenza, gli stessi marchi che di fatto non sono in qualche modo analizzati in quanto extravergine e quindi in qualche modo declassati dall’indagine sono i seguenti:

  • Carrefour Extra Cucina Delicata
  • Coop Classico
  • Pietro Coricelli Qualità Tracciata
  • Bertolli Gentile
  • Cirio Cucina Delicata
  • Conad Classico
  • Dante Terre Antiche
  • Esselunga Classico
  • Primadonna Lidl
  • Frantoio La Rocca Delicato Eurospin
  • Fra’ Ulivo Md

Il rischio concreto per il consumatore, per il cittadino, dunque, è quello di pagare un prodotto per una qualità che di fatto non possiede. Parliamo in linea di massima di un 20%-30% in più. Oggi più che mai bisogna sempre informarsi sui prodotti che abitualmente acquistiamo al supermercato ma non solo. I cittadini devono essere tutelati, sempre. Il tempo delle grandi prese in giro, se cosi possiamo dire, devono finire per sempre.

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