Congedo straordinario frazionato con 104: come funziona e quante ferie consente di accumulare

Il dipendente che assiste un disabile può richiedere il congedo straordinario in modo frazionato suddividendolo in giorni, settimane o mesi. 

Scegliendo di frazionare il congedo di due anni quante ferie si maturano?

Congedo straordinario e ferie come si calcolano
Congedo frazionato e ferie, quante ne spettano – Informazioneoggi.it

Tra le agevolazioni rivolte ai caregiver troviamo il congedo straordinario per un periodo massimo di due anni. Possono richiederlo i lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave per assentarsi dal posto di lavoro continuando a ricevere la retribuzione base. La domanda per essere accolta dovrà tener conto dell’ordine di priorità e del rispetto del requisito di convivenza con l’assistito. In più occorre sapere che durante il periodo di congedo non è possibile svolgere alcuna attività lavorativa.

Il congedo straordinario può essere fruito continuativamente per due anni interi oppure in maniera frazionata in giorni, settimane e mesi. Cosa accade alle ferie quando si è assenti dal lavoro? Le vacanze sono ridotte o il numero di giorni di ferie rimane lo stesso?

Congedo straordinario frazionato e ferie, come si conteggiano

La Legge stabilisce che nel periodo in cui il dipendente subordinato fruisce del congedo straordinario non maturerà ferie, tredicesima e Trattamento di Fine Rapporto. Significa che le ferie spettanti diminuiranno proporzionalmente al numero di giornate non lavorate perché in congedo.

Ferie e congedo la normativa
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Il lavoratore che chiedere i giorni di congedo straordinario maturerà, dunque, meno ferie rispetto a quelle che avrebbe avuto continuando a lavorare. Da aggiungere, poi, che il periodo di congedo retribuito si può interrompere su richiesta del dipendente unicamente in caso di infortunio, malattia o maternità e non per andare in ferie.

La questione diventa più articolata in caso di congedo frazionato. In questo caso il lavoratore ha il modo di non conteggiare nell’aspettativa i giorni festivi, non lavorativi e le domeniche. Dovrà semplicemente riprendere a lavorare una volta terminato il periodo di assenza dal lavoro.

Se il congedo finisce il martedì, ad esempio, tornando a lavoro il mercoledì le ferie ricominceranno ad essere maturate e il dipendente potrà anche allungare i tempi del congedo. In totale si hanno 730 giorni da usare durante l’arco della vita lavorativa. Potranno essere fruiti tutti insieme o spezzettati su più anni. Un mese ora, poi altri due mesi l’anno successivo e così via. Alcuni dipendenti vanno in congedo dal martedì al giovedì per poi tornare a lavoro il venerdì e il lunedì al fine di non far rientrare il sabato e la domenica nei 730 giorni. Insomma, con piccole strategie sarà possibile utilizzare più a lungo il congedo maturando più ferie.

Attenzione, ricordiamo che l’aspettativa serve per assiste un familiare con disabilità e non per andare in vacanza o fare nottate con gli amici.

Ricapitolando, il lavoratore avrà tante ferie quanti sono i giorni lavorati effettivamente, non contando le assenze per congedo straordinario.

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