Pensione di Cittadinanza: pagamento in arrivo con brutte sorprese

Le erogazioni della Pensione di Cittadinanza scatteranno domani, 27 aprile 2023. Per alcuni disabili sono previste brutte sorprese.

Le ricariche del mese di aprile potrebbero contenere importi più bassi del previsto. Scopriamo per quale motivo.

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La Pensione di Cittadinanza è un sussidio economico erogato alle persone con età pari o superiore a 67 anni e ai soggetti con disabilità grave o in condizione di non autosufficienza che rispettano specifici requisiti reddituali. Parliamo

  • dell‘ISEE inferiore a 9.360 euro,
  • di un valore del patrimonio immobiliare inferiore a 30 mila euro,
  • del patrimonio mobiliare sotto i sei mila euro,
  • del valore del reddito familiare inferiore a 7.560 euro moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza (dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare).

Il pagamento della misura è previsto il giorno 27 aprile. Tale data fa riferimento ai percettori che hanno già ricevuto la prestazione almeno una volta o sono in attesa dalla ripartenza delle ricariche dopo la pausa successiva al rinnovo. Con riferimento all’importo ricordiamo che la somma massima è di 780 euro mensili per le persone con disabilità moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti del valore del reddito familiare. Tante famiglie noteranno, però, un calo della cifra erogata. Per quale motivo?

Pensione di Cittadinanza e importo ridotto, i motivi

Aprile non sarà il primo mese con tagli dell’importo della Pensione di Cittadinanza. L’INPS ha già applicato riduzioni e continuerà a farlo sulle ricariche di chi ha ricevuto

  • l’aumento della pensione o
  • dell’assegno sociale,
  • della  quattordicesima,
  • la maggiorazione sulla pensione di invalidità per invalidi totali, ciechi assoluti, sordomuti, inabili al lavoro.

Tutti coloro che hanno beneficiato delle maggiorazioni citate, dunque, noteranno una riduzione dell’importo della Pensione Sociale. Trattandosi di prestazioni erogate a chi si trova in una situazione complicata economicamente e non solo sembra assurda l’applicazione dei tagli su un sussidio che in tanti casi consente la sopravvivenza della persona con disabilità grave.

Cosa succederà nel 2024

Le regole disciplinanti la Pensione di Cittadinanza rimarranno attive fino alla fine del 2023. Il prossimo anno, infatti, la misura verrà riformata. Il piano del Governo dovrebbe essere quello di suddividere la prestazione in due diverse Garanzie, una per l’inclusione di chi non può lavorare e l’altra di attivazione lavorativa per chi è occupabile.

Si ipotizza un cambiamento degli importi della misura nonché dei requisiti ISEE di accesso. Al momento, però, si tratta di congetture basate su indiscrezioni (al pari del post-Reddito di Cittadinanza). Non sappiamo, dunque, se le cifre erogate saranno più alte o diminuiranno ancora all’aumentare degli altri trattamenti percepiti dai disabili e dai cittadini fragili economicamente.

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