Pagare il condominio in contanti: è possibile ma attenzione alle brutte sorprese

Pagare le quote di condominio in contanti è un’operazione fattibile e legale oppure comporta possibili conseguenze da approfondire?

La riscossione delle quote condominiale segue specifiche direttive. Scopriamo quali sono e se il pagamento in contanti è ammesso.

Pagamento in contanti
Condominio in contanti (Foto Canva)

Da diversi anni i condomini si stanno adeguando ad una direttiva della Magistratura riguardante l’apertura di un conto corrente condominiale. Per evitare la commistione tra il patrimonio dell’amministratore e i fondi condominiali, infatti, è stata suggerita la condotta di adozione di un conto corrente per il condominio stesso al fine di accantonare ogni possibile sospetto di gravi irregolarità.

L’amministratore è scappato con i soldi dei condòmini, quante volte abbiamo sentito nei notiziari una notizia del genere? Da qui l’articolo 1129 del Codice Civile con l’introduzione della norma che impone l’apertura di un conto corrente. È responsabilità dell’amministratore, dunque, fare affluire i versamenti delle quote condominiali su un conto predisposto appositamente. Non è necessario che si proceda con la richiesta di approvazione dell’assemblea.

Conto corrente condominiale, cosa afferma la Legge

L’obbligo di transazione delle somme ricevute dai condomini o da terzi e degli importi erogati per conto del condominio su uno specifico conto corrente è stato introdotto dalla Legge 220/2012, articolo 1129 comma 7. 

L’amministratore deve, dunque, aprire un apposito conto corrente per destinare ogni somma condominiale e contemporaneamente far transitare ogni pagamento tramite questo stesso conto. Può essere un conto corrente bancario oppure postale, l’importante è che sia intestato al condominio. È facoltà di ogni condòmino, poi, richiedere la visualizzazione della rendicontazione periodica. 

Tale obbligo di apertura del conto corrente è stato introdotto per garantire la totale trasparenza per i proprietari e affittuari degli appartamenti. Non è concesso all’assemblea, tra l’altro, dispensare l’amministratore da tale direttiva. Il conto deve essere aperto e intestato unicamente al condominio.

Pagare le quote in contanti, è possibile?

Ogni somma deve transitare sul conto corrente condominiale. Questa è una direttiva chiara ma non esclude la possibilità per i condòmini di pagare in contanti la quota personale. Basterà che l’amministratore proceda, poi, con il versamento della somma sul conto. A stabilirlo il Tribunale di Napoli in una sentenza dello scorso 3 febbraio 2023 (numero 1232).

L’amministratore non può rifiutare il pagamento del condominio in contanti da parte di un proprietario o affittuario. Procedendo in tal senso commetterebbe un’irregolarità nell’esercizio del mandato. esiste però un’eccezione.

Quando i contanti non sono ammessi

L’amministratore può rifiutare un versamento in contanti qualora la collettività condominiale avesse stabilito tramite apposita delibera la raccolta delle quote mensili tramite pagamento elettronico.

Una volta che i condòmini si sono accordati per questo tipo di transazione, allora è facoltà dell’amministratore rifiutare di ricevere soldi da chi cerca di pagare in contanti la propria quota.

C’è un altro caso in cui il pagamento in contanti non è ammesso. Qualora l’importo da corrispondere sia superiore al limite imposto dalla Legge. Naturalmente si tratta di casi rari dato che l’attuale soglia per i pagamenti in contanti è stata fissata dal Governo Meloni a 5 mila euro. Una somma molto alta raggiungibile solamente avendo saltato svariate rate condominiali e vivendo in appartamenti di lusso.

Come pagare il condominio, tutte le modalità

Il pagamento in contanti è ammesso a parte le due eccezioni presentate. Per procedere con questa modalità, il condòmino sarà costretto a recarsi presso lo studio dell’amministratore. Sarà quest’ultimo, poi, a procedere con il versamento sul conto corrente condominiale. Ricordiamo che pagare in contanti non esclude il fatto che si debba richiedere la ricevuta del versamento all’amministratore. Il documento, al contrario, riveste un ruolo fondamentale dato che potrà fungere come prova dell’avvenuta transazione qualora dovessero sorgere problematiche nei conti.

Ci sono, poi, delle alternative da conoscere. Il pagamento delle rate condominiali può avvenire, infatti,

  • recandosi in banca,
  • recandosi presso un Ufficio Postale con apposito bollettino,
  • tramite home banking comodamente da casa,
  • tramite applicazione.

I vantaggi dell’home banking e dell’app per pagare il condominio

Se il pagamento in banca o presso un Ufficio Postale comporta una perdita di tempo dovendo recarsi sul posto e rispettare la fila. Grazie all’home banking o all’app scaricata sul cellulare il versamento potrà essere effettuato in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi.

L’articolo 1129 del Codice Civile stabilisce la possibilità di corrispondere la quota condominiale tramite bonifico bancario o postale sul conto corrente condominiale. E utilizzando l’home banking o l’app si potrà inviare un bonifico in tempi rapidissimi. Occorrerà semplicemente avere l’IBAN del conto per effettuare il versamento. Oltre alla rapidità c’è anche la convenienza economica rispetto al pagamento con bollettino postale. Il bonifico, infatti, solitamente costa 1 euro oppure zero euro se verso un conto dello stesso Istituto di credito mentre il bollettino è arrivato ad avere un costo di 2,13 euro.

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