Bollo auto: cosa accade se si paga in ritardo? Si rischiano multe molto salate, ma non solo

Molti automobilisti dimenticano di pagare il bollo auto. È possibile provvedere anche in ritardo, ma le conseguenze possono essere molto pericolose.

Il bollo auto è un’imposta regionale annuale che deve essere versata da tutti i proprietari di un’auto iscritta al PRA (il Pubblico Registro Automobilistico), a prescindere dal fatto che il veicolo venga utilizzato.

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Bollo auto – InformazioneOggi.it

L’ammontare dell’imposta varia da Regione a Regione e in base alla potenza dell’automobile.

Di norma, per i veicoli di prima immatricolazione, il bollo va pagato entro il mese di immatricolazione, a meno che questa non sia effettuata negli ultimi 10 giorni del mese. In tal caso, infatti, il pagamento slitta al mese successivo. Negli altri casi, invece, il bollo auto deve essere corrisposto entro il mese successivo a quello di scadenza. Per esempio, se scade ad ottobre 2023, il termine ultimo è fissato al 30 novembre 2023.

Scopriamo cosa fare nel caso di mancato pagamento della tassa e quali sanzioni possono essere irrogate all’automobilista inadempiente.

Bollo auto: quando va pagato?

Un Lettore chiede delucidazioni in merito al seguente dubbio:

Salve, non ho pagato la tassa automobilistica di 2 anni fa. Come posso pagarla adesso? Cosa posso fare per conoscere l’importo esatto da versare? Grazie mille.”

Il bollo auto può essere pagato anche dopo la data di scadenza. Il versamento può essere effettuato presso gli Uffici Postali, le ricevitorie SISAL, le tabaccherie del circuito Lottomatica e gli Uffici ACI. L’automobilista può anche pagare in maniera telematica, presso il portale online dell’ACI, inserendo il numero di targa del mezzo.

Consigliamo al nostro Lettore di provvedere quanto prima alla regolarizzazione, visto che è inadempiente già da 2 anni. Se, infatti, il bollo auto non viene pagato per più di 3 anni consecutivi, si può essere sottoposti ad accertamento da parte dell’ACI. Se entro 30 giorni non si paga, la vettura viene radiata d’ufficio dal PRA. La Direzione Generale della Motorizzazione Civile, inoltre, dispone il ritiro di targa e carta di circolazione e, dunque, ci sarà bisogno di una nuova iscrizione al PRA (oltre alla corresponsione dei bolli arretrati).

Potrebbe interessarti anche il seguente approfondimento: “Esenzione bollo auto con Legge 104: i requisiti per non pagare la tassa“.

Come conoscere la cifra da versare?

Il sito web dell’ACI permette di scoprire l’importo del bollo auto da pagare. L’utilizzo del portale è molto semplice. Bisogna collegarsi all’indirizzo www.aci.it ed inserire i dati del veicolo e dell’intestatario.

La somma viene calcolata solo a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di scadenza. Per esempio, se la tassa scade a Luglio, il versamento può essere effettuato solo a partire dal 1° Agosto. È, inoltre, disponibile anche il servizio di “Pagamento Anticipato”.

Dopo aver scoperto l’importo del bollo auto, è possibile anche procedere direttamente con il pagamento, attraverso PagoPA.

Non perdere il seguente articolo: “Esenzione bollo auto: come difendersi in caso di diniego? La scappatoria per non pagare la tassa è questa“.

A quanto ammontano le sanzioni?

Nell’ipotesi di pagamento oltre la data di scadenza, alla cifra originaria dell’imposta dovranno essere aggiunti sanzioni e interessi.

Le sanzioni sono determinate sui giorni di ritardo. In particolare:

  • lo 0,1% per ciascun giorno di ritardo, se si adempie entro 14 giorni;
  • l’1,5% della cifra originaria e gli interessi di mora dello 0,2%, se di adempie tra i 15 e i 30 giorni dopo la scadenza;
  • l’1,67% dell’importo originario e gli interessi di mora, nel caso di pagamento effettuato tra i 31 e i 90 giorni dalla scadenza;
  • il 3,75% della cifra originaria e gli interessi di mora, se si paga dai 91 giorni a 1 anno dalla scadenza;
  • il 30% dell’imposta dovuta, oltre agli interessi di mora per ciascun semestre di ritardo, se si adempie dopo un anno dalla scadenza.

Consigliamo di verificare sempre che tutti i pagamenti effettuati siano andati a buon fine. I dati, infatti, vengono trasmessi direttamente all’Agenzia delle Entrate e, quindi, sono sempre tracciati.

Tale controllo è semplice e non richiede molto tempo. Se si è residenti in una delle Regioni in cui è l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi della tassa automobilistica, bisogna registrarsi sul sito dell’Ente. Questo vale per gli abitanti di Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Marche. I residenti nelle altre Regioni, invece, devono rivolgersi agli Uffici ACI, accedere al portale web ACI oppure chiedere assistenza ad un’agenzia di pratiche automobilistiche.

Raccomandiamo, infine, di prestare particolare attenzione, perché i nuovi avvisi di accertamento relativi al mancato pagamento dei bolli passati sono immediatamente esecutivi. Di conseguenza, c’è il pericolo del pignoramento o del fermo amministrativo del veicolo.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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