Abitare solidale: come avere un tetto sulla testa gratis

Abitare solidale è un servizio innovativo che mira a risolvere due problemi in uno. Aiutare gli anziani economicamente fragili e chi non ha un tetto sulla testa.

L’obiettivo è promuovere forme di coabitazione gratuite seguendo i principi della reciproca solidarietà e del mutuo aiuto.

Abitare solidale coabitazione in casa
InformazioneOggi.it

La conversione in Legge del Ddl Anziani apre la strada a nuove misure per gli over 65. L’esecutivo metterà in atto varie strategie per promuovere l’autonomia, prevenire la fragilità e puntare all’invecchiamento attivo. Tra gli intenti quello di sostenere le famiglie che hanno necessità di affrontare il carico assistenziale durante la terza età nonché le maggiori spese specialmente in caso di non autosufficienza.

Il piano del Governo prevede la sostituzione dell’indennità di accompagnamento con un Assegno Universale che, secondo la volontà dell’anziano, potrà essere erogato in denaro o come servizi alla persona. Verranno creati, poi, piani di assistenza personalizzati e si promuoveranno le visite a domicilio. Infine, il Disegno di Legge punta alla promozione della coabitazione sociale. Questo l’argomento protagonista del nostro articolo.

Abitare solidale, il servizio che promuove la coabitazione intergenerazionale

L’Auser Volontariato Abitare Solidale ha ideato una strategia per unificare i bisogni degli anziani che vivono soli in grandi appartamenti e necessitano di assistenza e di persone che cercano una casa dignitosa a costo zero.

L’intento è raggiungibile promuovendo forme di coabitazione innovative che coinvolgono

  • come proprietari e affittuari

– anziani soli che vivono in appartamenti di proprietà molto grandi e difficilmente gestibili,

– famiglie che faticano a conciliare la cura dei figli con l’attività lavorativa

  • come ospiti 

– famiglie o persone sole a rischio di povertà o marginalità,

– giovani, studenti, lavoratori che cercano un posto in cui vivere economicamente sostenibile.

– donne vittime di violenza domestica che trovando un luogo in cui vivere riescono a tirare fuori il coraggio per denunciare le molestie.

Obiettivi del servizio Abitare Solidale

Il tema casa viene affrontato dal servizio Abitare Solidare in modo innovativo cercando l’ottimizzazione del patrimonio abitativo esistente tramite un intervento sociale efficiente. L’obiettivo è fornire risposte a chi domanda un alloggio dignitoso mentre si fa leva sui valori del mutuo aiuto, della reciprocità e della cittadinanza attiva per promuovere la coabitazione.

Funzionamento della strategia

La strategia utilizzata si basa sulla costruzione di solide relazioni interpersonali. Partendo dalla rete sociale e dalla condivisione consapevole di uno spazio abitativo comune si vuole rafforzare il sistema di protezione sociale.

La strada percorsa è semplice e chiara. Abitare Solidale prevede che l’interessato contatti il numero verde dell’Auser nazionale 800 99 59 88 oppure si rechi presso gli appositi sportelli in modo tale da permettere la redazione di un resoconto di ospitante e ospitato. Tramite questo identikit sarà possibile scoprire i candidati affini.

Seguiranno degli incontri di conoscenza e se l’iter proseguirà senza problemi si arriverà all’ufficializzazione della coabitazione con la sottoscrizione di un patto di reciproca solidarietà tra le parti. I coabitanti dovranno rispettare le esigenze gli uni degli altri, sostenersi e aiutarsi reciprocamente. Naturalmente la coabitazione sarà costantemente monitorata.

Il servizio è già attivo, quali i risultati?

Auser informa che i risultati ad oggi raggiunti offrono segnali molto positivi. I contatti sono circa 260, caratterizzati da eterogeneità e da un’elevata qualità delle offerte degli spazi abitativi. Gli ospitanti sono specialmente anziani ma non mancano anche professionisti, donne sole, famiglie. Gli ospiti, invece, sono maggiormente donne sole, disoccupati, giovani coppie, single con disagi economici, studenti, giovani lavoratori, famiglie e donne vittime di violenza domestica.

Ad oggi si contano 25 coabitazioni attivate direttamente e 28 coabitazioni spontanee formalizzate. Numeri che potranno crescere sempre di più diffondendo il servizio tra i cittadini. Il passaparola sarà fondamentale per far conoscere Abitare Solidale e ora che un decreto governativo ha incluso tra gli obiettivi da raggiungere la promozione della coabitazione sociale si ipotizza un grande ampliamento del progetto.

Abitare Solidale prende il via a Torino

La prima sperimentazione è partita da Firenze nel 2007. Nel 2021 il servizio è arrivato a Torino promosso da Casematte, un’associazione di promozione del cohousing sociale al femminile. Dopo le prime coabitazioni, il progetto ha avuto un nuovo impulso nel 2022 quando due anni di pandemia hanno aumentato il numero di persone in difficoltà economica. Indipendentemente dalla città, infatti, Abitare Solidale mantiene il suo obiettivo.

Unire due realtà avviando una collaborazione basata sulla solidarietà. Da una parte proprietari di grandi case che si ritrovano soli, dall’altra persone che necessitano di un tetto sopra la testa dignitoso ma non hanno soldi per pagare un affitto o un mutuo. Basta un accordo per iniziare un’avventura che dimostri come il mutuo aiuto non sia un’utopia e che la condivisione è possibile.

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