Stipendio personale scuola più basso a marzo: ANIEF spinge verso indennità vacanza contrattuale

A marzo lo stipendio del personale della scuola (docente e ATA) sarà più basso. Interviene ANIEF e si attende il nuovo CCNL Scuola.

Dopo una pausa riprendono le trattative tra ARAN e sindacati sulla parte normativa del CCNL Scuola 20219/2022.

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Trattative che, però, non prevedono ancora una fine a causa degli “scontri” tra l’ARAN e sindacati. Il motivo: il riordino dei profili professionali. Le parti non trovano un accordo sul nuovo sistema di classificazione. Altro nodo da sciogliere è il contratto che il personale scuola deve ancora ottenere dopo la scadenza del precedente: era il 2019.

Stipendio scuola a marzo più basso

Ed è proprio per questo motivo che ANIEF (Associazione nazionale insegnanti e formatori) ha attivato una campagna sull’indennità vacanza contrattuale (IVC). Ma anche perché il prossimo stipendio di marzo sarà più basso non solo a causa dell’inflazione che continua a crescere. Infatti, un’altra causa è da ricercare nell’addizionali comunali e regionali che si pagano proprio a marzo. Tra l’altro al personale docente e ATA con contrattato a tempo indeterminato e determinato fino al 30 giugno e 31 agosto 2023, sullo stipendio è applicato il conguaglio fiscale.

L’ANIEF, inoltre, ricorda che gli stipendi dei lavoratori della scuola sono più bassi rispetto agli altri Paesi europei. Tra altro sono anche inferiori a quelli  di un operaio edile; in effetti se lo stipendio di quest’ultimo si aggira intorno ai 1.600 euro mensili quello di un docente laureato nella prima fascia stipendiale è di circa 1.500 euro mensili. Questo significa che nel tempo lo stipendio dell’operaio edile (ma anche degli altri lavoratori) è aumentato mentre quello dello personale della scuola è rimasto al 1993 quando guadagnava 29 milioni di lire.

Scuola: indennità vacanza contrattuale

Nella busta paga di febbraio 2023 ci sarà invece la nuova indennità di vacanza contrattuale. Di cosa si tratta? Forse non tutti sanno che è il periodo che passa tra la scadenza di un contratto collettivo nazionale di lavoro e il suo rinnovo. È erogato dal datore di lavoro in modo provvisorio e in modalità una tantum che 2023 corrisponde a tredici mensilità nella misura dell’1,5% dello stipendio. Quindi, un’anticipazione economica in attesa del rinnovo del contratto per il triennio 2022/2024.

Secondo ANIEF, però, l’indennità dovrebbe essere almeno 10 volte più alta. In effetti, la cifra sarebbe compresa tra i 6 e i 14 euro in base ai profili professionali e livelli di carriera raggiunti. Secondo la legge, l’indennità di vacanza contrattuale dovrebbe comprendere un importo intorno a 100 euro al mese. Invece, secondo l’Associazione ANIEF l’aumento è del 15% ed è per questo motivo che ha organizzato una campagna per recuperare il tasso dell’IVC.

Ed è proprio in vista della “perdita” nello stipendio che è importante recuperare l’indennità di vacanza contrattuale. Come fare? ANIEF ha intenzione di creare una pagina internet dedicata attraverso la quale gli interessati potranno presentare la richiesta per aderire alla campagna per il recupero dell’IVC.

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