Pensioni marzo, date ufficiali dei pagamenti banca e posta, occhio alle rivalutazioni

Occhio alle date dei pagamenti in banca e posta per quanto riguarda le pensioni di marzo, e il punto sulle rivalutazioni 

Quando arrivano i pagamenti delle pensioni di marzo, le date in banca e posta e la questione rivalutazioni. I dettagli a seguire.

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InformazioneOggi

Di recente l’INPS ha elaborato i pagamenti per quel che concerne le pensioni di marzo. Si tratta del terzo rateo dell’anno in corso, il quale vede la corresponsione degli aumenti secondo le rivalutazioni per rendite maggior a 2.101 euro mensili.

Tali rendite non sono state incluse all’interno della perequazione automatica che ha avuto relativa applicazione a gennaio, ovvero quella de. 7.3 per cento. Però, in quel di marzo, vi è corresponsione anche degli arretrati circa i due mesi.

Gli incrementi si possono vedere sul cedolino INPS online.

Per quanto concerne le date di pagamento delle pensioni di marzo, la data bancabile per ogni pensionato è quella del primo marzo 2023. Dunque, i beneficiari in questione, come sopra descritto, potranno beneficiare della rivalutazione. Va però specificato che per molti vi saranno limitazioni a seconda delle fasce reddituali.

Pensioni marzo, rivalutazioni e calendario pagamenti

Il tema dell’economia desta interesse in generale, dal momento che tanti sono gli spunti da approfondire, come nel caso del modello 730 – 2023: ecco perché presentarlo il prima possibile, soprattutto in uno specifico caso.

Tornando però al punto, occorre tener presente che gli incrementi del 7.3 per cento vengono corrisposti in misura piena soltanto sino a quattro volte l’importo del trattamento minimo. Vale a dire 2.101.52 euro mensili.

Oltre questa soglia, la percentuale della rivalutazione va calando gradualmente via via che aumenta il reddito pensionistico.

A darne spiegazione è l’Istituto Nazionale Previdenza sociale, mediante la circolare numero 135 – 22.12.22, con ricezione delle disposizioni MEF di novembre.

Per quel che concerne lo schema di rivalutazione percentuale, il cento per cento è sino a quattro volte il minimo. L’ottantacinque per cento da quattro a volte il trattamento minimo, mentre il cinquantatré per cento da cinque a sei volte il trattamento minimo.

E ancora, il quarantasette per cento da sei ad otto volte, il trentasette per cento da otto a dieci volte, ed il trentadue per cento oltre le dieci volte il trattamento minimo.

Quando arrivano i pagamenti della pensione in posta

I percettori della pensione in contatti in merito agli uffici delle Poste, dovranno tener presente il calendario, organizzato in base alle iniziali del cognome.

Nel dettaglio:

  • A-B, mercoledì 01.03;
  • C-D, giovedì 02.03;
  • E-K, venerdì 03.03;
  • L-O, sabato 04.03
  • P-R, lunedì 06.03
  • S-Z, martedì 07.03.

Occorre tener presente che per il 2023 vi è anche modo di poter ricevere la pensione a domicilio, per chi la ritira in contati presso gli uffici delle Poste. Si tratta della collaborazione che vi è tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri.

Il servizio si svolge ai cittadini over settantacinque ed è gratis. Il funzionamento avviene mediate l’istituto della delega ai Carabinieri, a patto che colui che percepisce la pensione non abbia già delegato altri soggetti oppure familiari.

Al fine di usufruire del servizio che si rivolge particolarmente a chi versa in condizioni di difficoltà o è da solo, occorre pendere contatti con Poste Italiane. Ciò è possibile presso l’ufficio di zona oppure contattando il numero verde 800 55 66 70.

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