Stop Banche: i clienti si sono ritrovati col conto bloccato, cosa sta succedendo

Conto bloccato, impossibilità di accedere ai propri profili e soprattutto ai propri risparmi. I clienti di varie banche sono su tutte le furie.

Siamo di fronte ad un attacco massiccio nei confronti del famoso istituto bancario e soprattutto dei suoi sfortunati clienti. Ecco cosa sta succedendo e a cosa prestare attenzione.

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InformazioneOggi

Milioni di italiani che hanno un rapporto in essere con la Banca Intesa stanno subendo truffe e danni ingenti. Siamo di fronte a qualcosa di mai visto prima, ed è allarme. Purtroppo i cyber criminali sono riusciti a trovare il modo di svuotare i conti correnti.

Secondo gli ultimi dati della Polizia di Stato, solamente nei primi dieci mesi del 2022 sono state perpetrate tantissime truffe, tutte online, e i danni son stimati in circa 156 milioni di euro, una cifra impressionante.

I clienti sono vittime di numerose tipologie di phishing ed “estorsione”. Ultimamente molti italiani hanno ricevuto dei messaggi, e chi è caduto nella rete ha perso praticamente tutto. Ecco come funzionano le truffe del momento e come fare a difendersi.

“Conto bloccato”, ma è una truffa: ecco come riconoscerla e come tutelarsi

Sebbene le truffe siano diverse e sempre più “creative”, lo scopo dei criminali è sempre il solito: impossessarsi di dati, password e credenziali per accedere al conto in banca e svuotarlo. Nonostante le persone siano a conoscenza di tali dinamiche, è l’effetto sorpresa che riesce a far cadere nella trappola. Infatti, presi come siamo dai mille impegni quotidiani, magari leggiamo SMS ed email con distrazione, e non riusciamo subito a capire che si tratta di un tentativo di frode.

Ultimamente milioni di italiani hanno ricevuto una email (ovviamente false) da vari Istituti Bancari, di solito la mail si presenta con tono “minatorio”. Il testo della mail truffaldina riporta il più delle volte <<si comunica che c’è un problema con il conto e finché non si effettua un accesso ad un link di sicurezza non si potranno effettuare operazioni come ricariche, bonifici, pagamenti via App o con il POS>>.

Ovviamente il link rimanda ad un sito falso, e l’utente viene invitato a digitare le password e le credenziali di accesso, i PIN e ogni dato utile ad entrare nel conto corrente. In men che non si dica, questo viene svuotato. Il povero cliente si accorgerà ben presto di non avere più un euro in banca, e tra l’altro in certi casi non è nemmeno facile ottenere un risarcimento.

Quali sono le altre truffe in atto e cosa fare per difendersi

Oltre a quella della email, ci sono altre modalità utilizzate dai criminali per rubare i soldi e i risparmi. I messaggi di “blocco del conto” possono arrivare anche tramite SMS; le dinamiche, poi, sono sempre le medesime: l’utente deve accedere ad un link e fornire i dati.

Attenzione anche alle email e messaggi o telefonate in cui si risulta vincitori di qualcosa di costoso, come ad esempio uno smartphone o un tablet. All’utente vengono chiesti i dati bancari, magari per pagare un minimo di spesa di spedizione del “regalo”, che ovviamente non esiste.

I criminali attuano tanti modi per truffare le persone, ma possiamo difenderci sapendo alcune cose: innanzitutto che la Banca non chiama mai i suoi clienti, né gli manda email o messaggi su qualsiasi canale chiedendo le credenziali. In caso di dubbio, meglio andare di persona alla propria filiale per capire se sia in corso un problema oppure no.

Possiamo poi attuare delle strategie per limitare il più possibile che i cyber criminali arrivino a noi. Ad esempio, è consigliato cambiare spesso le password e i codici per l’accesso all’home banking, all’app della banca e anche ai profili social o alla casella di posta elettronica.

Quando si getta la carta contenente dati potenzialmente preziosi (es. l’estratto conto), meglio stracciarla e rendere impossibile il riconoscimento dei dati stessi.

Per evitare che i malviventi usino radiofrequenze per violare il chip delle carte di credito, e anche per evitare operazioni contactless non autorizzate, meglio schermare le carte stesse, con dell’alluminio.

Infine, ricordiamo che i messaggi-truffa si possono riconoscere facilmente, basta prestare un po’ di attenzione. Infatti sono spesso a carattere di urgenza, cioè si invita ad agire in fretta per non incorrere in problemi ancora più gravi. Poi spesso vi sono degli errori grammaticali, anche minimi, oppure mancanza di accenti, spazi o virgole tra le parole. Inoltre basta controllare l’origine della email, che spesso proviene da indirizzi non riconducibili a Enti ufficiali.

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