Il prezzemolo è velenoso: il motivo per cui bisogna starne alla larga

Secondo alcune ricerche, il prezzemolo potrebbe mettere a rischio la nostra salute se non si fa attenzione a questi piccoli accorgimenti.

Stiamo parlando di una notizia resa pubblica nei giorni scorsi e, quindi, davvero molto recente. A quanto pare, il prezzemolo è la pianta velenosa di questo 2023, ma perché mai?

prezzemolo
InformazioneOggi – Prezzemolo

Questa sì che è una di quelle notizie che non avremmo mai pensato di leggere. Il prezzemolo, almeno per quello che ci riguarda, è una delle piante più usate nella nostra cucina. Praticamente, possiamo dire che ce lo ritroviamo in quasi tutti i piatti della tradizione! Eppure, stando a quanto andremo a leggere, sembra che abbiamo messo a rischio la nostra vita in più occasioni.

Per quanto possa sembrare una notizia assurda e del tutto priva di senso, in realtà è vera ed è anche certificata. Una simile informazione arriva direttamente dalla Germania, per l’esattezza, dal sito del giardino botanico di Wandsbek, che da 18 anni a questa parte elegge le piante più pericolose. Ovviamente, però, c’è da fare una precisazione: si tratta, più che altro, di un sondaggio che ha visto protagonisti numerosi utenti.

Tuttavia, però, visto che facciamo ampio uso dello stesso, esiste una motivazione per cui non ancora è apparsa in giro la notizia di qualche morte per prezzemolo! Ma prima di procedere, diamo un’occhiata anche ad altri aspetti interessanti che riguardano la nostra quotidianità. Un’altra ricerca, sempre tedesca, ha constato come gli integratori di vitamina B12 siano pericolosi per la nostra salute. Un altro aspetto che ci riguarda è la bevanda del caffè: davvero fa male o è solo un modo errato di pensare? Chiusa parentesi, passiamo al nostro prezzemolo!

Attenzione al prezzemolo: da adesso in poi non potremo più usarlo in cucina?

Prima di agitarsi è bene sapere che non tutta la pianta del prezzemolo è fatale per la nostra salute. Anzi, bisogna ammettere che le sue foglie sono da considerarsi completamente prive di pericolo e che, quindi, possono essere usate tranquillamente. Infatti, le stesse sono ricche di vitamina C, ma anche di calcio, acido folico, ferro, e beta-carotene.

Quindi, dopo aver chiarito questo aspetto, possiamo entrare nel vivo della ricerca. Di conseguenza, è giusto chiedersi: perché mai il prezzemolo è una pianta velenosa? A quanto pare, la stessa lo diventa quando è nel periodo della fioritura.

Per capirci ancora meglio, dobbiamo sapere che il prezzemolo è una pianta biennale. Questo vuol dire che durante il primo anno, dopo la semina, si trasforma in pianta aromatica che può essere usata nei vari piatti.

Dal suo secondo anno di vita in poi bisogna stare attenti: è in questo lasso di tempo che i fiori diventano dei semi. Gli stessi non sono così innocui dato che contengono al loro interno l’olio di prezzemolo.

Perché questo olio è così pericoloso?

Dunque, per capirci ancora meglio, non è tanto la pianta in sé ad essere fatale, quanto, invece, l’olio di questi semi che è colmo di apiolo, una sostanza da non sottovalutare. Infatti, la stessa può condurre a reazioni allergiche davvero pesanti, oltre che riportare problemi al fegato e ai reni.

Nello specifico, questo olio mira la salute delle fibre muscolari lisce della nostra vescica. Assieme a queste, anche quelle dell’intestino e dell’utero, risultando un grosso problema, dunque, soprattutto per noi donne.

Come bisogna agire per evitare il peggio?

Da come si è potuto capire, dopo il periodo della fioritura, è bene sapere che l’apiolo andrà ad aumentare di molto all’interno della pianta. Per questo motivo, è bene evitare di mangiare i fiori, le foglie, i semi e tutta la pianta intera! L’unica cosa che si può fare è raccogliere le foglie prima che il prezzemolo fiorisca e seminarne uno nuovo ogni anno.

Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.

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