Pensione Quota 41 precoci ed usuranti: spetta anche ai metalmeccanici? La risposta non è scontata

10La pensione anticipata con Quota 41 può essere richiesta solo in presenza di determinate condizioni, ma non tutti le conoscono.

Quota 41 è un sistema pensionistico riservato ai lavoratori cd. precoci e che possiedono specifici requisiti.

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La prestazione spetta a coloro che, prima dei 19 anni, possiedono almeno 12 mesi di contribuzione, che si trovano in determinate condizioni e che, entro il 31 dicembre 2026, maturano 41 anni di contributi. Analizziamo, dunque, la disciplina normativa e scopriamo a quali categorie di lavoratori è destinata.

Per maggiori informazioni, consulta il seguente articolo: “In pensione con Quota 41: nel 2024 cambierà tutto forse con qualche sorpresa“.

Quota 41 metalmeccanici? Solo a determinate condizioni

Un nostro gentile Lettore ha inviato il seguente quesito in Redazione:

Salve, ho iniziato a lavorare prima dei 19 anni e, pur non avendo un lavoro fisso, ho almeno 6 anni di contributi (compresi il periodo in cui ho fatto il militare) fino a tale data. Sono nato il 15/09/1966 e, dunque, a settembre compirò 57 anni. Dal 1991 ho iniziato a fare la guardia giurata, con turni sempre di notte, fino al 1999. Poi ho svolto il mestiere di metalmeccanico, sempre con notte fissa, fino al 2006. Attualmente sono ancora metalmeccanico turnista, però con primo, secondo e terzo turno di notte. A fine febbraio compio 39 anni di contribuzione. Rientro nella categoria dei lavoratori precoci che hanno accesso a Quota 41, fino al 2026? Mi hanno detto che il prossimo anno dovrò rivolgermi ad un patronato, per fare domanda prima e permettere l’accertamento dei miei requisiti. Grazie mille.”

Il nostro Lettore rientra nella categoria dei lavoratori precoci, perché possiede i 12 mesi di contribuzione prima del 19° anno di età. Il mestiere del metalmeccanico, di per sé, non è, tuttavia, incluso nell’elenco dei lavori usuranti né in quello delle mansioni gravose. Potrà accedere a Quota 41 solo perché rientra nella categoria dei lavoratori notturni.

Chi può accedere a Quota 41 per lavoratori precoci?

Quota 41 per lavoratori precoci può essere richiesta dagli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria o alle forme sostitutive della stessa, che hanno versamenti previdenziali al 31 dicembre 1995, con 12 mesi di contribuzione effettiva prima del 19° anno di età e che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • disoccupazione successiva a cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e fine dell’erogazione delle indennità di disoccupazione da almeno 3 mesi;
  • invalidità pari o maggiore del 74%;
  • ruolo di caregivers, da almeno 6 mesi, del coniuge, di un parente di primo grado, di un parente o affine di secondo grado convivente affetto da handicap grave;
  • svolgimento di mansioni particolarmente faticose e pesanti, ai sensi del Decreto Legislativo 21 aprile 2011, n. 67. In particolare, si fa riferimento alle attività usuranti previste dal Decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, agli addetti alla linea catena, ai lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate all’anno e ai conducenti di veicoli adibiti al trasporto pubblico con capienza complessiva non inferiore a 9 posti;
  • appartengono alle categorie di lavoratori dipendenti, che hanno svolto un’attività cd. gravosa per almeno 7 anni negli ultimi 10 oppure per almeno 6 anni negli ultimi 7.

Cosa si intende per attività gravose?

Nello specifico, le professioni gravose sono le seguenti:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di attrezzi mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conducenti di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale sanitario infermieristico ed ostetrico, con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di soggetti non autosufficienti;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini.

Non perdere il seguente approfondimento: “Quota 41, lo scivolo per la pensione di precoci e addetti a lavori gravosi“.

Come si presenta la domanda?

Per andare in pensione in anticipo, i lavoratori precoci devono presentare, entro il 1° marzo di ogni anno, la richiesta di riconoscimento dei requisiti e, solo in caso di approvazione, la domanda vera e propria di pensione anticipata. Le domande presentate dopo il 1° marzo, ma entro il 30 novembre, vengono esaminate solo se ci sono fondi finanziari residui.

I richiedenti ricevono la prima rata dell’assegno dopo 3 mesi dalla maturazione dei requisiti. La pensione con Quota 41, inoltre, non è compatibile con i redditi da lavoro subordinato o autonomo.

La domanda per accedere a Quota 41 può essere presentata in uno dei seguenti metodi:

  • telematicamente, tramite il sito web dell’INPS;
  • chiamando il Contact Center, al numero 803 164, gratuito da rete fissa, oppure lo 06 164 164, a pagamento da rete mobile;
  • rivolgendosi ad enti di patronato e intermediari dell’INPS.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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