Bonus 150 in arrivo a febbraio in ritardo: motivi e percettori del contributo

Il bonus 150 euro frutto dell’iniziativa del precedente Governo è finalmente in arrivo anche per chi, pur avendo i requisiti, non l’ha ancora incassato per lungaggini burocratiche. Facciamo il punto e vediamo chi sono tutti i beneficiari. Tra essi anche i percettori di RdC.

Nei mesi scorsi si è molto parlato di bonus una tantum: pensiamo in particolare al bonus 200 euro dell’estate scorsa, che il passato Governo Draghi aveva introdotto per dare una mano ai cittadini e famiglie alle prese con il carovita.

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Ebbene, forse non tutti sanno che è in arrivo questo mese una sorta di bonus reddito di cittadinanza, pari a 150 euro, che di fatto non è un nuovo contributo ma piuttosto la somma che non è stata incassata dai beneficiari lo scorso novembre oppure il mese scorso, a seguito di alcuni intoppi e ritardi di tipo burocratico.

Ricapitolando la situazione, una utile circolare dell’istituto di previdenza aveva chiarito che le famiglie avrebbero conseguito il bonus contro gli aumenti dei prezzi e l’inflazione, pari appunto a 150 – entro i mesi scorsi. Ma, come accennato, non è stato così per tutti perché, se è vero che la maggior parte dei beneficiari del reddito di cittadinanza ha già preso il bonus, è altrettanto vero che l’assegnazione non è andata a tutti. Manca però poco tempo: il contributo arriverà finalmente entro questo mese. E non soltanto per i percettori del RdC. Vediamo più da vicino.

Bonus 150 euro finalmente in arrivo: ecco per chi

La misura in oggetto è stata prevista, come accennato, dal governo Draghi, e il provvedimento che l’aveva di fatto introdotta è stato il decreto Aiuti Ter. Finalità del bonus 150 euro era supportare le famiglie italiane e contribuire ad evitare l’erosione del potere di acquisto, in una fase in cui i rincari delle bollette di luce e gas spaventavano cittadini ed imprese.

Rimarchiamo che in attesa del versamento del bonus 150 euro ci sono sia coloro che hanno diritto all’erogazione automatica, ovvero senza obbligo di fare domanda, che le persone che hanno dovuto trasmettere all’istituto di previdenza un’apposita richiesta entro la scadenza del 31 gennaio scorso.

In particolare, il bacino dei cittadini e cittadine che incasserà le somme in questo mese di febbraio 2023 è vasto e comprende i seguenti soggetti:

  • disoccupati percettori di reddito di cittadinanza;
  • titolari nel mese di novembre 2022 delle prestazioni NASPI, DISCOLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo uguale alla mobilità;
  • lavoratori autonomi senza partita IVA;
  • titolari di rapporti co.co.co, dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
  • iscritti al Fondo pensione lavoratori dello Spettacolo;
  • titolari di disoccupazione agricola al 2021;
  • beneficiari e beneficiarie di alcuni bonus Covid;
  • incaricati delle vendite a domicilio.

Secondo una regola già vista per l’anteriore bonus 200 euro, tranne che per i lavoratori e le lavoratrici subordinati e per coloro che lavorano nel settore sportivo, il compito di effettuare il pagamento dell’indennità contro il caro vita è stato dato direttamente all’Inps.

Ricordiamo anche che, onde controllare l’esito del versamento del bonus è possibile collegarsi alla sezione personale My INPS, facendo riferimento alla voce “Indennità una tantum articolo 19 del decreto legge n. 144/2022″.

Bonus 150 euro: versamenti in ritardo per alcuni beneficiari

Di specifico riferimento è la circolare Inps n. 127 del 2022, che reca dettagli sull’indennità una tantum di importo pari a 150 euro e le istruzioni applicative e contabili. In particolare il documento emesso dall’istituto di previdenza indica la tabella di marcia fissata sulla scorta delle differenti modalità di erogazione di cui alla normativa e in particolare dall’art. 19 del Decreto Aiuti ter.

Il punto è il seguente: le operazioni di accredito sono già partite da alcuni mesi, ovvero dallo scorso novembre con gli importi riconosciuti ai pensionati e alle pensionate e ai titolari di trattamenti pensionistici e assistenziali, ma si concluderanno soltanto a febbraio 2023 per una ampia fetta di persone che ha diritto al pagamento del bonus 150 euro, come abbiamo visto dai disoccupati agli stagionali.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il meccanismo di erogazione automatica valevole per alcune categorie di beneficiari e beneficiarie non ha abbreviato i tempi, ma l’opposto. Ha comportato infatti la necessità di aspettare l’invio delle denunce UniEmens legate alle retribuzioni di novembre dello scorso anno, da parte dei datori di lavoro, per escludere che il bonus 150 euro fosse versato più volte.

In particolare per i titolari nel mese di novembre 2022 delle prestazioni NASPI, DISCOLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità, gli incaricati delle vendite a domicilio, i beneficiari delle indennità COVID-19, i lavoratori autonomi occasionali, i beneficiari di disoccupazione agricola 2021 il pagamento avverrà in automatico a febbraio.

Mentre tutti coloro che hanno fatto richiesta entro il 31 gennaio 2023 e hanno le carte in regola per riceverlo sono: i lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti; le lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; i dottorandi/e e assegnisti/e di ricerca. Anche per essi l’Inps provvederà questo mese.

Alcune precisazioni sui percettori del reddito di cittadinanza

Chi già ha incassato i 150 euro sul reddito di cittadinanza nei mesi scorsi non potrà ovviamente godere di nuovo del bonus, che è infatti “una tantum”. Non varrà neanche per i nuclei familiari che hanno ottenuto la sospensione del reddito di cittadinanza a novembre 2022. Non solo. Tagliati fuori dall’indennità anche i nuclei familiari che, avvalendosi del RdC, abbiano almeno un membro percettore di pensione, assegni di invalidità oppure assegni sociali. Il versamento sarà effettuato senza bisogno di domande, in via automatica sulla stessa carta reddito di cittadinanza.

Concludendo, per avere comunque tutti i dettagli su requisiti, modalità e tempi di pagamento del bonus 150 euro, rinviamo alla citata circolare Inps n. 127 del 2022.

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