I fratelli Hambrick di Vite al Limite: come sono diventati oggi? Una sorpresa per i telespettatori

Tra i tanti protagonisti del programma, quella dei fratelli Hambrick è una delle storie che si conclude col lieto fine!

Una storia, potremo dire, da cui sicuramente c’è molto da imparare, a prescindere dal fatto che si voglia perdere peso o meno.

Hambrick
InformazioneOggi – fartelli Hambrick

Tutti noi sicuramente conosceremo il reality show americano di “Vite al Limite” che dal 2012 fa compagnia non solo ai telespettatori italiani, ma anche a quelli di tanti altri paesi. I protagonisti sono pazienti americani che, a prescindere dall’età, sono accomunati da una cosa: l’obesità. Stiamo parlando di persone non semplicemente in carne e un po’ rotonde, ma di pazienti che rischiano seriamente la loro vita per via del troppo cibo che mangiano. Quando la situazione inizia a farsi seriamente drammatica, arriva l’ora di chiamare il dottor Dr. Nowzaradan e di mettersi nelle sue mani.

La dinamica di ogni puntata segue un percorso ben preciso. Si inizia con tutte le visite necessarie e poi si viene sottoposti ad una dieta. Questa prima fase del percorso è sicuramente quella più difficile da seguire, ma fondamentale. Alimentazione sana e tanto sport porteranno i pazienti a dimagrire per accedere al tanto desiderato intervento. Questo, dovrebbe aiutarli ancora di più nella perdita del peso, accelerandone il tempo. Tuttavia, solo alcuni decidono di continuare col nuovo stile di vita, altri ritornano allo stato originale e qualcuno, purtroppo, è anche deceduto.

Intanto, prima di conoscere come sono andate le cose ai due fratelli, diamo un’occhiata ad altre notizie del momento. Un giovane ragazzo, di soli 17 anni, muore di meningite fulminante: è davvero arrivato il momento di gridare all’epidemia? Restiamo in Italia e concentriamoci sulle case di riposo: il Comune, non tutti lo sanno, ma deve contribuire in alcuni casi specifici. Letto ciò, passiamo ai nostri fratelli Hambrick.

Come stanno i fratelli John e Lonnie dopo lo show?

Sappiamo che quando un programma porta successo, è possibile che si vada a progettare una sorta di seguito. E questo è quanto successo con “Vite al limite” dal quale è nato il format “Vite al limite: e poi” uno spin off che vede come protagonisti alcuni delle passate edizioni. Costoro, dopo un bel po’ di tempo dall’esperienza vissuta, si mostreranno al pubblico internazionale così come sono diventati.

E se sappiamo come sono andate le cose ai fratelli Hambrick è proprio grazie al seguito. I due hanno preso parte all’ottava edizione del programma. Due fratelli diversi, ma simili, con storie difficili alle spalle e un problema comune da voler combattere a tutti i costi. Decisi e pronti ai sacrifici, hanno seguito passo dopo passo quanto detto dal noto dottore. I due sono stati in cura da lui per un anno e, possiamo confermare, anche tramite le foto che pubblicano sui loro profili social, che stanno davvero bene!

Entrambi pesavano oltre i 200 chili, ma oggi li ritroviamo completamente rinati. John, ad esempio, ha perso ben 133 chili e ne pesa 178. Lonnie, invece, di chili ne ha perso 178 e ne pesa 166. Insomma, si tratta davvero di un bel lieto fine per i due fratelli, che non dovranno più temere per la loro salute. Ma, dall’altra parte, anche di un successo per tutta l’equipe che li ha seguiti.

La loro storia che ha commosso i telespettatori

Quella di Lonnie e John è una storia davvero molto toccante. Tutto inizia quando i due genitori iniziano a separarsi. Il padre era un camionista che stava tanto tempo lontano da casa e la separazione non ha fatto altro che aumentare la distanza coi due fratelli. Così la madre si è dovuta rimboccare le maniche e svolgere due lavori. Di conseguenza, John e Lonnie sono cresciuti coi nonni. Abbandonati, in un certo senso, a loro stessi, hanno trovato il loro sfogo nel cibo.

Arrivati a 277 chili Lonnie e 311 John, i due hanno deciso di cambiare vita perché quella, di certo, non lo era affatto. Hanno chiamato il famoso dottor Nowzaradan e subito hanno mostrato una grande volontà di agire. Dandosi appoggio l’un l’altro, hanno finalmente cambiato vita e devono ringraziare solo loro stessi.

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