Bollo auto: l’indennità di accompagnamento consente sempre l’esenzione? La risposta non è ovvia

I soggetti che percepiscono l’indennità di accompagnamento possono ottenere l’esenzione dal pagamento del bollo auto. In che modo?

L’indennità di accompagnamento prevede sempre l’esenzione dal versamento del bollo auto, oppure ci sono delle condizioni da rispettare?

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La Legge 104, oltre a molti altri benefici fiscali, prevede anche la possibilità di non pagare il bollo auto. Non è sufficiente, tuttavia, la sola titolarità della Legge 104, per accedere a tale vantaggio. Vediamo, dunque, a quali categorie di soggetti è riservato tale trattamento.

Consulta anche il seguente articolo: “Esenzione bollo auto per persone con disabilità e legge 104: come non lasciarsi sfuggire questa opportunità“.

Indennità di accompagnamento: quali sconti sul bollo auto?

È giunto in Redazione tale interessante quesito:

Salve, percepisco l’indennità di accompagnamento e possiedo un’ automobile. Devo pagare il bollo auto oppure ho diritto all’esenziona automatica? Grazie in anticipo per la risposta.”

Chiariamo subito al nostro gentile Lettore che non è la titolarità dell’indennità di accompagnamento che consente di non dover pagare la tassa automobilistica, ma la specifica malattia per la quale è stato riconosciuto l’handicap. È, infatti, previsto un elenco di patologie che danno diritto all’esonero dal bollo auto.

In particolare, l’esonero si ottiene se si usufruisce della Legge 104 per una delle seguenti disabilità:

  • ridotte o impedite capacità motorie permanenti;
  • gravi limitazioni della capacità di deambulazione o pluriamputazioni;
  • disturbi mentali o psichici, per i quali si percepisce l’indennità di accompagnamento;
  • cecità (problemi alla vista ad ambedue gli occhi, con un residuo perimetrico binoculare non maggiore del 30%) o sordità, comparsa prima dell’apprendimento dell’uso della parola (sordità perlinguale) o alla nascita (sordomutismo).

Infine, l’esenzione spetta anche ai genitori di minori con disabilità intellettiva, titolari di indennità di frequenza e di indennità di accompagnamento.

L’auto deve essere intestata:

  • al soggetto disabile;
  • ad un familiare del disabile, che risulta fiscalmente a carico del disabile o viceversa.

Requisiti per usufruire dell’agevolazione

Se l’agevolazione è chiesta dal portatore di handicap in persona, a cui è intestata l’auto, non ci sono limiti reddituali e, quindi, l’esonero dal versamento della tassa spetta a prescindere.

Nell’ipotesi in cui la richiesta per l’esenzione dal pagamento del bollo auto provenga da un familiare del disabile, la legge stabilisce determinati requisiti ISEE. In tal caso, infatti, il reddito lordo deve essere inferiore o uguale a 2.840,51 euro.

Bisogna, inoltre, specificare che il beneficio è fruibile per un unico veicolo. Se, dunque, si possiedono più vetture, al momento della domanda di esenzione bisogna decidere per quale ottenerlo.

Se, poi, l’automobile oggetto di sconto viene venduta o cancellata dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), si può spostare l’agevolazione fiscale su un altro veicolo intestato al disabile o ad un suo familiare.

L’esenzione dal pagamento del bollo auto è prevista solo per alcune tipologie di veicoli. Nello specifico:

  • mezzi per trasporto promiscuo, per trasporto specifico (ad esempio motocarrozzette);
  • motoveicoli per trasporti specifici e per trasporto promiscuo.

Le auto, poi, devono possedere i seguenti requisiti:

  • fino a 2.800 cm cubici, se a diesel;
  • se a benzina, fino a 2.000 cm cubici.

Come presentare domanda per l’esonero dal pagamento del bollo auto?

Il bollo auto è una tassa regionale e, dunque, gli Enti ai quali ci si può rivolgere per presentare richiesta di esenzione variano a seconda della Regione di appartenenza. In ogni caso, possono essere:

  • l’ACI (Automobile Club Italia);
  • le Regioni;
  • l’Agenzia delle Entrate.

Le Regioni per le quali sussistono convenzioni con l’ACI sono le seguenti:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Campania;
  • Emilia Romagna;
  • Lazio;
  • Lombardia;
  • Molise;
  • Toscana;
  • Umbria;
  • Provincia Autonoma Bolzano;
  • Provincia Autonoma Trento;
  • Puglia;
  • Valle d’Aosta.

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Richiesta e documentazione necessarie per non pagare il bollo auto

A seconda del tipo di invalidità posseduto, oltre alla domanda bisogna allegare specifica documentazione.

Nel caso di ridotte capacità motorie:

  • patente di guida speciale (per i veicoli oggetto di adattamenti);
  • certificato attestante lo stato di invalidità o handicap e la specifica patologia;
  • carta di circolazione dalla quale risultino i lavori di adattamento, necessari per l’utilizzo della vettura da parte del disabile (ad esempio, cambio automatico);
  • se il veicolo non è intestato al disabile, è necessario allegare i documenti comprovanti che l’invalido è fisicamente a carico dell’intestatario del mezzo di trasporto.

Nell’ipotesi di gravi limitazioni nella deambulazione o pluriamputazioni, bisogna inoltrare:

  • verbale di riconoscimento dell’handicap, ai sensi dell’art. 4 della Legge 104/92, emesso dalla Commissione medica dell’ASL;
  • se il veicolo non è intestato al disabile, è richiesta anche la copia della certificazione che provi che il disabile è a carico dell’intestatario del veicolo.

Per le disabilità mentali o psichiche, bisogna presentare:

  • certificazione comprovante il grave handicap del soggetto;
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti l’indennità di accompagnamento del disabile, rilasciata dalla Commissione che ha riconosciuto l’invalidità civile;
  • documentazione dalla quale risulti che il disabile è fiscalmente a carico del richiedente.

Infine, i non vedenti, gli ipovedenti o i sordomuti devono allegare:

  • certificato rilasciato da strutture pubbliche autorizzate, che attesti lo stato di handicap o l’invalidità e l’ipovisione, la cecità o la sordità;
  • dichiarazione sostitutiva che attesti che il soggetto invalido è a carico del richiedente, se il veicolo non è intestato direttamente al disabile.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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