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Stai seguendo una dieta ed il colesterolo rimane sempre alto? Una nuova risposta arriva dalla scienza

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Se il colesterolo continua ad essere alto nonostante si segua una dieta, la “colpa” è tutto di un gene non ancora preso in considerazione.

Uno degli ultimi studi getta luce su un aspetto molto particolare il quale collega il colesterolo alto alle diete che, invece di farci dimagrire, ci fanno aumentare di peso.

InformazioneOggi – Colesterolo alto e diete

In Italia sono in tantissimi a soffrire di colesterolo alto e, ognuno, come può, cerca la via che ritiene giusta per controllarne i livelli. C’è chi si affida a integratori oppure a prodotti visti in TV, oppure chi, invece, prova a prendere due piccioni con una fava. Vogliamo dire che molte persone si dedicano anima e corpo a delle diete che garantiscono la perdita di peso e un controllo maggiore sul colesterolo alto. Tuttavia, né la prima promessa né la seconda vengono mantenute.

Chi ha cercato di dare una risposta a quanto si verifica di continua è un gruppo di ricercatori legati all’Hospital Clínico di Valencia, ovvero la INCLIVA Health Research Institute. L’indagine è stata, poi, resa nota sulla rivista Biomedicine. Secondo gli esperti, dunque, la causa di una simile situazione, poco prima illustrata, è un gene. In modo particolare, gli scienziati hanno parlato di nuovi sintomi a cui stare attenti.

Prima di capirci qualcosa di più in merito, restiamo nell’ambito della dieta, non necessariamente legate al colesterolo alto. Stiamo parlando delle diete da seguire in base al proprio segno zodiacale che, a detta degli astrologi, funzionano davvero! Oppure, la vitamina E, per quanto possa essere salutare, se consumata nel modo errato può danneggiare il cervello ed il sangue. Chiusa la parentesi di approfondimento, concentriamoci su questa nuova ricerca.

Colesterolo alto, anche se si segue una dieta si continua ad ingrassare, perché?

Gli studiosi hanno deciso di prendere in considerazione 41 pazienti diversi tra di loro e di esaminarli. Costoro erano legati da una particolare caratteristica: tutti presentavano un livello di colesterolo alto. Scendendo ancora di più nel particolare, sono stati analizzati dei geni coinvolti nelle vie del metabolismo che hanno a che fare sia con il colesterolo che con i lipidi.

I ricercatori hanno osservato la presenza di una mutazione di un genere, ovvero il SREBF2 presente in un unico paziente. Ma la cosa realmente interessante è che i parenti di tale paziente non solo registravano lo stesso genere, ma anche il colesterolo ed il glucosio a livelli alti. Arrivando ai parenti più anziani, si è scoperto, inoltre, che gli stessi soffrissero di diabete, mentre altri erano in una fase di pre-diabete.

Cos’è emerso dall’indagine condotta in Spagna?

I ricercatori, così, hanno appreso come la mutazione del gene SREBF2 arrivi ad insediarsi in altri gruppi di cellule. Ad esempio, parliamo di quelle del fegato, delle cellule adipose, delle cellule dell’intestino e altri gruppi ancora. Tuttavia, un altro aspetto interessante è che non tutti i gruppi di cellule hanno comportato un aumento simile in fatto di geni. Questo si è verificato nonostante una simile mutazione abbia provocato un aumento di colesterolo nel sangue.

Di conseguenza, per capirci meglio, la mutazione in questione è arrivata a creare la cosiddetta ipercolesterolemia familiare. Tra l’altro, non solo riguarda un’intera famiglia, ma la danneggia apportando livelli più alti di insulina e glucosio. Possiamo dire che una ricerca del genere ha sicuramente aperto un vaso di pandora davvero molto interessante. Adesso, per capirci ancora meglio e per trovare la giusta cura medica, si avrà bisogno di ulteriori indagini.

Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.

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