Addio ai classici addominali con queste varianti del plank: pancia scolpita in poco tempo, ma con tanto sudore!

Il plank è molto più faticoso dei classici addominali, anche se i risultati sono subito più evidenti e si possono tentare alcune varianti.

Sebbene qualcuno preferisca i buon vecchi addominali, è più frequente vedere nelle palestre più persone cimentarsi nel plank. Il motivo? Addominali scolpiti in poco tempo e i tanti movimenti dei primi si riducono ad uno solo.

plank addominali
InformazioneOggi – Plank Addominali

In effetti, qualcuno potrebbe chiedersi che senso abbia mettersi in forma con l’arrivo del Natale e di tutte quelle squisitezze che saranno portate a tavola. Ormai è risaputo, quando arrivano le feste, soprattutto quelle natalizie, portano con sé non solo gioia e allegria, ma anche qualche chilo in più che dopo sentiamo la necessità di togliere. Ma questo è un ragionamento che potrebbe fare una persona qualsiasi e non una persona, invece, molto attenta al proprio corpo e alle misure. Insomma, possiamo dire che il mondo si divide in tre categorie: chi non vuole andare in palestra, chi ci sta 24 ore su 24 e chi, invece, si costringe ad andarci per migliorarsi.

E noi, questo articolo, per quanto possa essere rivolto a tutti, lo vogliamo dedicare soprattutto ai secondi. Anzi, ad essere più onesti, a quella categoria di persone che ha pensato bene di allenarsi a casa, con la stessa costanza e rigidità che impiegherebbe in una palestra. L’oggetto che tratteremo è un esercizio fisico tanto amato, quanto odiato. Amato perché, con un solo movimento, si riesce a creare un addome scolpito. Odiato, invece, perché per quanto possa sembrare semplice, richiede molta fatica. Stiamo, dunque, parlando del plank.

Tuttavia, non esiste solo la variante classica, quella conosciuta dai più, ma anche altre alternative. Restiamo in tema palestra e dieta con un articolo molto interessante, il quale ci spiega come sia possibile dimagrire senza fare troppi sacrifici. Avviciniamoci all’ambito più generale della salute e conosciamo più da vicino il magnesio e tutti i sui benefici. Detto questo, vediamo come sostituire gli addominali con altri modi di esguire il plank.

Plank vs addominali: le varianti che non conoscevi

Prima di illustrare le diverse alternative al plank tradizionale, sembra giusto spiegare più in generale, di cosa si tratta lo stesso. Semplicemente, dobbiamo stenderci su un tappetino e sostenere il nostro corpo con la punta dei piedi e con le braccia. Queste, però, saranno piegate e, dunque, il peso della parte davanti del corpo, ricaderà sugli avambracci.

In pratica, questi devono creare un perfetto angolo retto. Facendo in tal modo, mentre noi sudiamo e cerchiamo di restare il più fermi possibili, i muscoli degli addominali vanno a contrarsi. E tutto questo è possibile senza fare un ulteriore movimento. Di solito, il plank ha una durata di 60 secondi, ma per iniziare si può anche arrivare alla metà del tempo.

Detto questo, possiamo spiegare la prima variante, e cioè il plank a braccia stese. Non cambia tantissimi da quello classico: praticamente si assume la stessa posizione di quando si vogliono fare le flessioni. Solo che, in questo caso, non dobbiamo andare su e giù, ma restare fermi.

Un’altra variante per avere degli addominali scolpiti è il plank laterale. Questo esercizio è un po’ più complesso rispetto ai primi due, quindi, chi è alle prime armi, è meglio che non lo prenda proprio in considerazione. In pratica, dobbiamo metterci di lato e concentrare il peso del nostro corpo solo su un piede e solo su un avambraccio. Si resta così per 30 secondi per poi cambiare lato.

Le ultime due alternative

La quarta posizione da plank assomiglia a quella di un cane, infatti, per essere più tecnici, stiamo parlando della down dog. Una simile posizione, non solo viene utilizzata per degli addominali scolpiti, ma anche nello yoga. Quanto detto potrebbe farci immaginare una situazione di relax, ma non lo è affatto.

In pratica, bisogna curvarsi e imitare, appunto, un cane, con le braccia teste e le mani appoggiate sul tappetino. Sostanzialmente, dovremmo andare a creare col nostro corpo una V al rovescio. I piedi, tra l’altro, devono essere perfettamente allineati tra loro. Bisogna restare in questa posizione per 60 secondi e portare pazienza.

Infine, l’ultimo esercizio è il plank inverso. Sostanzialmente, invece di metterci a pancia in giù, dovremo rivolgerci verso l’alto. Questa volta, il nostro corpo non sarà mantenuto con la punta dei piedi, ma con i talloni, e con le braccia ben tese dietro di noi. Anche qui vale la durata dei 60 secondi.

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