Poste Italiane: come guadagnare il 3% all’anno investendo in Buoni Postali

Poste Italiane; i Buoni fruttiferi emessi da Cassa Depositi e Prestiti garantiti dallo Stato italiano si pongono come investimenti ideali per chi ha una bassa propensione al rischio.

Senza costi né commissioni di collocamento e di rimborso e con una tassazione agevolata al 12,50%, i buoni fruttiferi postali si caratterizzano per una grande varietà di scelta.

Poste Italiane
Redazione Informazioneoggi.it

I rendimenti dei BFP sono stati ottimizzati considerando la concorrenza dei titoli a reddito fisso. Nel particolare le alte cedole dei BTP ambite anche dagli investitori al dettaglio hanno reso necessario un aggiornamento in positivo dei rendimenti per i prodotti di Poste Italiane.

Mentre le parziali bocciature di Bankitalia, CNEL e Confindustria hanno acceso la polemica rispetto il prossimo futuro; sull’economia italiana anche nel prossimo anno continuerà a verificarsi quel rallentamento della crescita che nel 2022 abbiamo visto prendere piede a cominciare dal lento ma significativo incremento dell’inflazione.

Le più importanti economie mondiali non sono escluse dalla tendenza. Sarà possibile evitare le fragilità dei portafogli puntando sull’estrema ratio della protezione del rischio; la tenuta degli Stati.

Dove investire se la finanza Europea è a rischio?

Secondo quanto viene rilevato dal superindice dell’OCSE l’Italia è rischio e nel 2023 gli sviluppi di questa spirale negativa arriveranno a manifestarsi in modo più deciso. L’eccezione alla regola degli effetti sugli investimenti saranno quelli relativi a capitali garantiti salvo insolvenza dell’emittente e rendimenti prestabiliti come le obbligazioni.

È per questo che nell’ultimo anno sono state diverse le novità in termini di nuovi prodotti garantiti tramite Cassa Depositi e Prestiti dallo Stato italiano. Gli aspetti critici rispetto ai vantaggi sui Buoni Fruttiferi sono pochi e riguardano la struttura dei rendimenti.

Buoni fruttiferi postali di Poste italiane: ecco l’ultima novità per reinvestire il capitale sottraendolo in parte agli effetti dell’inflazione

Gli interessi maturati con i Buoni fruttiferi di Poste Italiane, vengono pagati solamente alla scadenza naturale del Titolo o a intervalli temporali prestabiliti e non possono essere incassati prima dei termini previsti.

Tra le ultime novità in grado di valorizzare il capitale con un investimento tramite Poste Italiane c’è il BFP Soluzione Eredità. Si tratta di un titolo destinato ai beneficiari dei procedimenti di successione che si concludono presso Poste Italiane.

Il buono consente di sottoscrivere un investimento della durata di 4 anni con un rendimento netto pari al 2,64% all’anno. Alla scadenza si ottiene rimborso del capitale più interessi maturati. Per sottoscrivere questo Buono Fruttifero Postale serve però una condizione particolare; ovvero un procedimento successorio presso Poste Italiane relativo a strumenti di risparmio quali buoni fruttiferi postali, libretti postali, conto correnti postali etc.

Investire a breve termine in buoni fruttiferi con meno di 100 euro

Il capitale derivante da questi titoli, che sarebbe diversamente ritirato, viene così valorizzato dalla proposta di Poste Italiane; reinvestirli per un rendimento finale lordo del 12%. Il Buono Soluzione eredità è pensato a chi in questa fase di incertezza vuole valorizzare il capitale, altrimenti destinato ad altro uso, per superare gli anni più difficili dell’alta inflazione.

È possibile sottoscrivere il Buono Soluzione Eredità dopo la conclusione dell’iter successorio e fino al 180° giorno. L’investimento minimo per sottoscrivere il Buono Soluzione di Eredità è pari a 51 euro e può essere accresciuto con multipli minimi di 50 euro; il limite massimo di investimento nella stessa giornata è invece di un milione di euro.

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