Pensione addetti a lavori usuranti: senza questa documentazione di rischia di perderla

Ai fini della pensione per coloro che svolgono lavori usuranti, le buste paga svolgono un ruolo molto importante. Ecco quale.

La presentazione delle buste paga non è obbligatoria, però serve a certificare il comoimento di una determinata attività lavorativa.

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I lavoratori che svolgono mansioni gravose o usuranti, infatti, possono accedere alla pensione agevolata, con 35 anni di contribuzione. Ma devono dimostrare di aver svolto uno dei lavori che permette di usufruire di tale prestazione. Scopriamo, quindi, cosa stabilisce la normativa in materia.

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Quali documenti servono per richiedere la pensione per lavori usuranti?

Non serve, dunque, allegare le buste paga per presentare istanza di pensionamento, ma è sufficiente il solo contratto di lavoro da cui si ricava l’attività svolta. Tuttavia, la legge prevede l’inoltro anche di una specifica certificazione, contenente i requisiti del richiedente, che varia a seconda della mansione per la quale si richiede l’assegno pensionistico (pensione gravosi, usuranti, precoci). Ad esempio, per il lavoro notturno, è necessaria la copia del contratto collettivo col quale si attesta che il lavoro prevede lo svolgimento di turni di 12 ore, di cui almeno 6 di notte.

La documentazione dettagliata, necessaria per il riconoscimento dell’assegno previdenziale, è consultabile nella Tabella A, allegata al Decreto del Ministero del Lavoro del 20 settembre 2017.

Nello specifico, i certificati richiesti per le varie tipologie di attività sono i seguenti:

  • addetti a mansioni gravose: attestazione del datore di lavoro su modello INPS, contratto di lavoro o busta paga. Se le attività sono state svolte da più datori di lavoro, bisogna presentare varie attestazioni;
  • incaricati a lavori usuranti: autodichiarazione relativa ai lavori compiuti (ad esempio, lavoro notturno, addetto alla linea catena, conducente del trasporto pubblico) nel lasso di tempo richiesto, con la relativa documentazione.

La richiesta per il riconoscimento della pensione per lavori usuranti va inviata telematicamente, insieme al Modulo AP45 (scaricabile dal sito INPS) e alla ulteriore documentazione richiesta.

Per quanto riguarda, invece, gli oneri del datore di lavoro, la legge prescrive la compilazione del Modello AP116; esso prova lo svolgimento delle attività gravose o usuranti che consentono l’accesso alla pensione anticipata. Si tratta, dunque, di un obbligo che non può essere disatteso.

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Termini di presentazione della certificazione

Se il lavoratore già possiede il contratto o l’accordo che documenta il compimento del lavoro usurante per metà della vita lavorativa oppure per almeno 7 anni negli ultimi 10, può presentare direttamente tale documentazione. Se si hanno dubbi, è possibile richiedere l’assistenza di un CAF/ Patronato.

In relazione all’ECOCERT, invece, è sufficiente inviare richiesta all’INPS. Consiste in un resoconto della situazione contributiva del lavoratore, che viene preso in considerazione al momento della presentazione della successiva domanda di pensione. Tale certificato, inoltre, specifica anche la prima data utile del versamento dell’assegno pensionistico, a seconda dei contributi versati.

I termini di presentazione della domanda di pensione anticipata per lavori usuranti scadono il 1° maggio, per coloro che raggiungono i requisiti nell’anno successivo. La domanda di pensione precoci, invece, scade il 1° marzo di ogni anno, se si maturano i presupposti nell’anno stesso.

Infine, per beneficiare di Quota 41, oltre ad appartenere ad una delle categorie indicate dalla normativa (precoci, addetti a mansioni usuranti o gravose, svolte per almeno 6 anni negli 7 sette anni o 7 negli ultimi 10 anni, sono indispensabili anche 12 mesi di contribuzione versati entro il 19esimo anno di età. Inoltre, a seconda del tipo di contratto, potrebbe essere necessaria una soglia anagrafica minima.

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