Quota 103: chi potrà andare in pensione con questa misura, ma attenzione agli assegni alti

Quota 103 è una delle misure previste dalla manovra finanziaria per andare in pensione nel 2023. Già prorogate Opzione donna e APE sociale.

Per le pensioni e le possibilità di uscire dal mondo del lavoro il governo dovrebbe aver stanziato circa 1 miliardo di euro. Invece, le risorse per la perequazione dipenderanno dalle soluzioni scelte.

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Per esempio, potrebbero essere di 1,5 miliardi se l’inflazione si riducesse il recupero dell’inflazione al 50% per le pensioni con importo di 2.621 euro lordi al mese. Però, le risorse potrebbero superare i 3 miliardi di euro se la perequazione tagliasse anche le pensioni più basse, ovvero quelle tra i 2.097 e i 2.621 euro. Insomma, un taglio netto all’assegno anche se potranno esserci soluzioni meno drastiche.

I tagli alle pensioni potrebbero essere un problema perché riguarderebbero oltre l’84% dei pensionati con assegni superiori a 2.097 euro al mese.

Quota 103: ecco chi potrà andare in pensione con questa misura, ma attenzione agli assegni alti

Il governo ha prorogato anche per il 2023 le misure di flessibilità in uscita Opzione donna e Ape sociale. A queste si affiancherà Quota 103 che potrà essere scelta dai lavoratori con un’età anagrafica di almeno 62 anni e 41 anni di contributi versati. Inoltre, come Quota 100 potrebbe avere due finestre mobili: 6 mesi, per i dipendenti del settore pubblico, e 3 mesi, per i dipendenti del settore privato.

Per questa misura sono state stanziate circa 700 milioni e coinvolge una platea di 47mila persone anche se le uscite reali potrebbero essere la metà. Questo perché il governo potrebbe decidere di applicare il divieto di cumulo di lavoro.

Con Quota 103 le risorse potrebbero raddoppiare nel 2024, poiché con le finestre mobili i primi assegni arriverebbero ad aprile 2023, per i privati, a luglio per i pubblici. Addirittura, per alcuni lavoratori la possibilità di andare in pensione potrebbe essere anche posticipata ulteriormente se i requisiti si perfezionino nel corso del 2023.

Chi sono i beneficiari

Potranno richiedere il pensionamento anticipato con questa misura i lavoratori solo i lavoratori nati nel 1960 e nel 1961, quindi con età anagrafica 62 e 63. Questo perché i nati nel 1959 sono già usciti dal mondo del lavoro con Quota 100.

Infatti, i lavoratori che nel 2023 avranno 64 anni e 41 di contributi potevano uscire a 62 anni di età e 39 di contributi nel 2021 proprio con Quota 100. Invece, i più giovani sono ancora lavoratori “attivi” e quindi dovranno attendere i requisiti necessari per l’uscita.

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