Bolla sui Titoli di Stato? Cosa significa e perché preoccupa gli investitori

I titoli di Stato sono obbligazioni che servono a finanziare uno Stato e sono forme di investimento per i cittadini.

In Italia sono emessi dal ministero dell’Economia e delle Finanze tramite il Dipartimento del Tesoro ed esistono di diverse tipologie. La scelta dipende da come vuole investire il proprio denaro il risparmiatore.

titoli di stato
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Negli ultimi mesi l’attenzione degli italiani è rivolta all’aumento dei prezzi del gas e, di conseguenza, all’aumento delle bollette. Anche se, in realtà, alcuni occhi erano puntati sui mercati azionari e sul dollaro molto forte.

Bolla sui titoli di Stato? Cosa significa e perché preoccupa gli investitori

In tutta questa situazione i titoli di Stato hanno iniziato a registrare rendimenti molto elevati entrando in una bolla finanziaria che ha cominciato a preoccupato gli esperti del settore finanziario.

E avevano ragione perché, anche a causa dell’inflazione e della stretta monetaria, la bolla è scoppiata, ma nessuno ne ha ancora parlato. L’evento preoccupa gli investitori perché le conseguenze influenzeranno il mercato su scala mondiale diventando più rischioso.

Ma che cosa è la bolla finanziaria? Si tratta di un aumento improvviso e repentino del prezzo di un bene e che per sgonfiarsi ha bisogno di molto tempo.

Nel 2010 la FED attuò una politica monetaria rialzando i tassi di interesse e, come conseguenza, si ebbe un aumento dei mutui a tassi variabili che fece scoppiare la bolla del mercato immobiliare.

Per porre rimedio, iniziò una diminuzione di liquidità e di circolazione della moneta che portò a un repentino calo dell’inflazione soprattutto in Europa.

Da qui la crisi dei titoli di Stato in Grecia che portarono le banche a diminuire i tassi di interesse per aumentare l’economia e fa circolare la moneta.

Però, il cambiamento non fece effetto perché l’inflazione non accennava a scendere e gli agenti economici preferirono collocare il rischio sui mercati azionari con tassi a 0% (fino al 2021).

Dal 2014 in poi le banche, non riuscendo più a contenere l’inflazione allo 0%, iniziarono a comprare i titoli di Stato per immetterli all’interno del mercato economico; senza però ottenere i risultati sperati.

Insomma, la conseguenza di questo “movimento” ha avuto nell’ultimo anno come risultato che i titoli di Stato hanno subito un ribasso nella quotazione. Da qui, l’aumento dei rendimenti.

Di chi è la colpa?

Per gli esperti la colpa della bolla sui titoli di Stato è delle banche centrali e delle loro politiche di rifinanziamento. La liquidità diventa la parola chiave di questo periodo perché è sparita su questi titoli che sono crollati. Ma anche l’inflazione contribuisce al rialzo dei rendimenti.

Gli investitori devono, però, essere consapevoli di quello che sta succedendo sui mercati finanziari. La situazione non è rosea e per gli analisti finanziari i rendimenti, soprattutto dei titoli a scadenza 10 anni, per il momento non scenderanno. Anzi, a causa della crisi di liquidità i rendimenti potrebbero subire ulteriori rialzi a partire dai prossimi mesi.

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