La domanda di aggravamento dell’invalidità civile può essere inoltrata nel momento in cui si verifica un peggioramento delle proprie condizioni di salute.
Se a una precedente condizione invalidante dovessero infatti aggiungersi ulteriori patologie, potrebbe verificarsi una riduzione della capacità lavorativa. Oppure una difficoltà ancora più marcata nell’affrontare le incombenze e le normali attività della vita quotidiana.
Una situazione che deve essere segnalata seguendo un preciso iter, in modo da ottenere le tutele e le agevolazioni previste.
Domanda di aggravamento invalidità civile: il quesito
Una nostra lettrice ha inviato il seguente quesito: “Sono già invalida, ma mi è venuto il diabete, il colesterolo, l’epatite C. Ho trombosi e 8 ernie alla colonna vertebrale. Cosa mi spetterà, grazie.”
Come fare domanda di aggravamento
Per inoltrare la domanda di aggravamento dell’invalidità all’INPS, è necessario seguire alcuni passaggi.
Innanzitutto bisogna recarsi presso il proprio medico curante (o dal medico del reparto se si è ricoverati in ospedale), che dovrà compilare un certificato introduttivo telematico specificando, appunto, l’aggravamento. Il medico rilascerà quindi all’interessato una ricevuta della domanda effettuata online.
Entro 90 giorni bisogna richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile all’INPS, sempre in via telematica sul sito, con il codice di protocollo riportato sulla ricevuta del medico. Questa richiesta può essere effettuata autonomamente, tramite il servizio dedicato- autenticandosi con SPID, CIE o CNS- oppure rivolgendosi a un Patronato. Dal 2021 la procedura è stata semplificata e velocizzata, quindi i cittadini residenti nei territori dove l’INPS effettua l’accertamento sanitario in convenzione CIC con le Regioni è possibile allegare tutta la documentazione sanitaria direttamente online, anche in un momento successivo. In questo modo non è più necessario recarsi a visita. Come stabilito dalla “Semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti e dell’handicap” introdotta dall’articolo 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76.
Il responso dell’INPS
I documenti saranno disponibili per la commissione medica INPS, che potrà consultarli e pronunciarsi con l’emissione di un verbale, da inviare al cittadino a mezzo di raccomandata A/R. Se invece la documentazione dovesse essere giudicata insufficiente, non consentendo una valutazione obiettiva, oppure non venisse trasmessa entro 40 giorni dalla ricezione della richiesta, la commissione medica procederà alla convocazione a visita diretta dell’interessato.
Questa visita sarà svolta da una commissione medico-legale presso l’ASL, integrata da un medico dell’INPS.
Domanda anche da medici e patronati
Tramite il messaggio n. 3574 del 1º ottobre 2022, l’INPS ha reso noto che anche i medici certificatori e i patronati possono utilizzare il servizio di “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile”. Già disponibile per i cittadini, permette l’invio dei documenti ai fini dell’accertamento medico-legale e della definizione delle domande in attesa della valutazione sanitaria di prima istanza, oppure di aggravamento dell’invalidità civile.
Una novità legata ai progetti di innovazione nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Basterà collegarsi al sito dell’Istituto e poi autenticarsi tramite SPID.
Aggravamento invalidità civile
In merito al quesito inviato dalla lettrice, deve recarsi dal proprio medico curante e avviare l’iter per il riconoscimento dell’aggravamento dell’invalidità civile. Se ha bisogno di assistenza, può rivolgersi a un Patronato. Ovviamente con tutta la documentazione in proprio possesso, che dimostri l’invalidità e le patologie di cui soffre. Non possiamo stabilire a quali agevolazioni ha diritto, non conoscendo la percentuale di invalidità assegnata.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.