Scosse di terremoto in Italia: ‘colpa delle trivellazioni’ 😨 La verità la dicono gli esperti

L’Adriatico trema, chiedere alla Regione Marche per maggiori informazioni. Per alcuni vi sarebbero delle connessioni tra i terremoti e le trivelle. La parola passa agli addetti ai lavori.

Considerando le scosse telluriche che hanno avuto origine nel Mar Adriatico sarebbe opportuno porsi dei quesiti. Uno riguarda l’eventuale connessione tra trivellazioni e sismicità che in tanti paventano a ogni terremoto.

Marche terremoto
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Il sisma che ha fatto sussultare il nostro Paese nella prima mattinata di ieri, stimato magnitudo 5.6, ha riportato a galla alcune ipotesi: come quella di un legame tra movimenti tellurici e trivellazioni nel Mar Adriatico.

Messa da parte la tesi dello tsunami, per il quale sarebbe servito un sussulto avente magnitudo più elevato, la fake news che immagina una qualche relazione tra terremoti e trivelle è riaffiorata all’istante

Adriatico, sismicità e trivellazioni, capiamone di più

Le scosse telluriche sono provocate dalle trivelle? Una questione piuttosto comune che torna alla ribalta a ogni nuovo sisma che abbia principio in mare. Un binomio quanto mai frequente, terremoti/trivelle.

Iniettare acqua ed estrarre idrocarburi dai fondali marini, in questo caso italiani, non è principio di terremoti. Tale connessione è una contraffazione della realtà. Non vi è legame tra trivelle e scosse, parola di Andrea Morelli, geofisico e coordinatore del Centro di monitoraggio del sottosuolo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

I sismi infatti hanno un principio tettonico, ossia sono originato dallo spostarsi delle faglie tettoniche. La fandonia del nesso tra sismicità e trivelle è apparsa in anni recenti, sebbene l’area e i suoi giacimenti siano sottoposti da molti e molti anni, meglio dire decenni, a operazioni di estrazione del gas naturale.

L’Adriatico è settore a dir poco sismico, e non da oggi, sia ben chiaro. Le circostanze non annoverano alcuna connessione. A dirlo gli esperti.

Adriatico, zona altamente sismica, altro che trivelle

L’area dell’Adriatico è un territorio sottoposto a elevato tasso di sismicità, parimenti alla gran parte del nostro Paese. La cartina delle aree soggette a maggiori rischi tellurici segnala un livello 2: le Marche e nel complesso la zona adriatica presentano un pericolo medio-alto.

Il terremoto scatenatosi nella giornata di ieri, 9 novembre 2022, non ha alcuna connessione alle operazioni di trivellazione, poiché anche prima dei lavori di estrazione l’area era stimata a rischio elevato. In più, stando agli esperti in materia, le trivellazioni non comporterebbero alcun scuotimento tellurico.

Estrarre gas e petrolio dai fondali e dal suolo ha luogo tramite operazioni intese a svuotare i pori delle rocce, ma sporadicamente questo cagiona dei cedimenti e di effetto delle scosse telluriche. Si sono verificate circostanze connesse a trivellazioni, ma si presentano di lievissima veemenza, a dir poco impercettibili.

A dare chiarimenti a riguardo anche Piero Farabollini, alla presidenza dell’Ordine dei geologi delle Marche. Gli eventi sismici connessi alle operazioni di estrazione sono quanto mai modesti, non oltrepassando i 4,5-5 di magnitudo e avendo una profondità massima calcolata tra i 3 km e i 4 km; il sisma verificatosi nella mattinata di mercoledì ha registrato magnitudo 5.7, segnalando epicentro avente profondità di almeno 8 km.

Le trivellazioni hanno comunque delle conseguenze

Il praticare trivellazioni non è in ogni caso esente da altri esiti. Estrarre comporta conseguenza, si veda la subsidenza (il terreno che scende). I rischi legati a tale evento sono fenomeni geologici naturali alla base della contrazione del terreno.

Nell’area adriatica, specie nelle zone del Po e di Venezia, simile fenomeno sarebbe alla base di non pochi importanti effetti sulla vita dei territori urbanizzati in un futuro non troppo lontano.

Stando al professor Teatini tuttavia simili attività andrebbero a generare subsidenza delimitata, ossia al di sopra del giacimento. Pertanto la costa non dovrebbe segnalare abbassamenti del suolo. Ovviamente intorno al fenomeno delle trivellazioni vi è tanta propaganda politica. Mentre le essenziali problematiche questione connesse alle trivelle non sono mai divulgate in maniera corretta, nemmeno come contro propaganda.

L’Esecutivo nel frattempo vorrebbe avviare nuove trivellazioni proprio nell’Adriatico e commissionare all’estrazione di gas italiano l’emancipazione dall’energia proveniente dall’estero. Le scorte nostrane, nel complesso, si aggirerebbero sui 90 miliardi di m3.

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