Invalidità: quanto dura per chi ha un tumore? È importante conoscere i propri diritti

Per i pazienti oncologici, l’invalidità ha una scadenza determinata? Eventualmente, entro quanto deve essere rinnovata?

Anche i malati oncologici possono richiedere il riconoscimento dell’invalidità e di tutti i benefici legati alla Legge 104.

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La procedura per richiedere le agevolazioni è la stessa prevista per tutti gli altri disabili o portatori di handicap. Quelle che variano sono, invece, le tempistiche, tra cui la durata della 104. Analizziamo, dunque, la disciplina normativa dell’invalidità e vediamo quali sono le peculiarità per i pazienti oncologici.

Per tutte le informazioni aggiuntive, consulta il seguente articolo: “Invalidità civile: come si richiede e le percentuali che danno diritto ai benefici“.

Legge 104 per chi ha un tumore: riconoscimento dell’invalidità

Anche i soggetti a cui è stato diagnosticato un tumore ed i loro familiari hanno il diritto di richiedere le agevolazioni della Legge 104/1992 ed il riconoscimento dell’invalidità.

I malati oncologici possono inoltrare la domanda di invalidità subito dopo la diagnosi. La normativa prevede delle tempistiche molto più elastiche perché, data la gravità della malattia, cerca di accorciare le distanze che separano il malato oncologico dalla condizione di normalità.

Ma qual è la procedura da seguire per l’approvazione dell’invalidità? Il D.M. Sanità del 5 febbraio 1992 prevede 3 percentuali di invalidità per le patologie oncologiche e ciascuna di esse permette di ottenere benefici diversi. In particolare:

  • 11%: malattia con prognosi favorevole e modesta compromissione funzionale;
  • 70%: patologia con valutazione favorevole e grave compromissione funzionale;
  • 100%: malattia con prognosi sfavorevole o infausta, anche nel caso di un tumore già esportato.

La richiesta per il riconoscimento della percentuale di invalidità va presentata in via telematica tramite il sito web dell’INPS, da parte del medico di famiglia.

Il medico di base deve inviare all’INPS il cd. certificato medico introduttivo, attestante la malattia posseduta e le terapie affrontate. Successivamente, bisogna consegnare la domanda di riconoscimento dell’invalidità civile. Dal mese di ottobre, la compilazione di tale documento può essere effettuata anche dallo stesso medico curante, oppure dall’ammalato (online, sul sito web INPS), o da un Caf/ Patronato.

Entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta, i pazienti riceveranno la lettera di convocazione a visita da parte della Commissione medica dell’Asl. Se fosse impossibile raggiungere l’ambulatorio a causa della patologia, si può richiedere la visita domiciliare.

Infine, al termine della visita, la Commissione stabilirà la percentuale di invalidità e le relative agevolazioni legate alla Legge 104.

L’invalidità ha una scadenza?

Il rinnovo della Legge 104 avviene ogni 2 o 5 anni, in base al parere della Commissione medica. Nel verbale rilasciato al paziente, infatti, c’è scritta anche la data entro la quale bisogna presentarsi a nuova visita.

Per le patologie oncologie, la revisione si ha solo se per i medici l’invalidità può variare nel tempo, cioè può migliorare o peggiorare. Solo se viene riconosciuto un handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, Legge 104/92, il verbale non prevede una scadenza o una data di revisione perché, in tal caso, l’invalidità è permanente. È l’ipotesi, dunque, di patologie che non possono modificarsi. Per i tumori, questa condizione può aversi in presenza di danni irreversibili derivanti dalla malattia stessa.

Per la revisione dell’invalidità, invece, bisognerà sottoporsi a nuova visita dinanzi alla Commissione medica dell’ASL. Nell’ipotesi di persistenza dell’handicap, ci sarà il rinnovo della Legge 104 per un tempo determinato o indeterminato, in base alla gravità del caso.

In caso di assenza alla visita, dal giorno successivo non si avrà più diritto alle agevolazioni. Se, invece, l’assenza è giustificata (ad esempio, per ricovero ospedaliero), bisogna aspettare una nuova convocazione.

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Legge 104: tutti i benefici a cui da diritto

La Legge 104 concede agevolazioni sia economiche sia fiscali e variano in base alla percentuale di invalidità civile posseduta. Per i malati oncologici, ad esempio, il 100% da accesso a:

  • pensione di inabilità;
  • indennità di accompagnamento;
  • esenzione totale del ticket per l’acquisto di farmaci e prestazioni sanitarie.

Per i pazienti che, invece, hanno una percentuale di invalidità inferiore, la normativa stabilisce altre tipologie di benefici, di entità minore. Le più importanti sono le seguenti:

  • permessi retribuiti dal lavoro, spettanti sia al malato, sia al familiare che lo assiste;
  • scelta della sede di lavoro più vicina al proprio domicilio, rifiuto al trasferimento presso diversa sede e allo svolgimento del lavoro notturno;
  • congedo retribuito dal lavoro, della durata biennale, per coniuge, genitore, figlio, fratello, sorella e parenti fino al terzo grado;
  • permesso retribuito dal lavoro per un massimo di 30 giorni, per i malati oncologici con un’invalidità civile superiore al 50%;
  • assenza dal lavoro retribuita, per chi deve sottoporsi a visite ed esami;
  • congedi per gravi motivi di salute derivanti dalla patologia propria o da quella del coniuge e parenti fino al terzo grado;
  • facoltà di inserimento nelle liste per il collocamento obbligatorio al lavoro dei disabili;
  • agevolazioni per l’acquisto di un’automobile;
  • deduzione dal reddito dei costi sostenuti per le spese mediche;
  • detrazione IRPEF delle spese affrontate per l’abbattimento di barriere architettoniche e per l’adeguamento strutturale all’interno della propria abitazione.

Queste, tuttavia, sono solo alcune delle agevolazioni a cui si può accedere con la Legge 104. Per conoscerle tutte si consiglia di consultare la disciplina normativa.

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