Pensione, 62 anni nel 2023: quando si percepisce la quiescenza

Se nel 2023 si compiono 62 anni quando si può cominciare a percepire la pensione? Ecco quello che c’è da sapere in merito e come risolvere il dubbio

Quando si parla di pensione i dubbi possono essere molti soprattutto in questo periodo di cambiamenti, ma se nel 2023 si compiono 62 anni quando si può percepire la quiescenza? Ecco cosa c’è da sapere in merito.

pensione 62 anni 2023
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Pensione, 62 anni nel 2023: cosa accadrà?

Se si smette di lavorare a 57 anni si percepirà la pensione? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito e a cosa fare attenzione.

Dunque, come anticipato nel paragrafo precedente, per accedere alla quiescenza è necessario rispettare diversi requisiti inerenti sia all’età che ai contributi.

Il nuovo esecutivo potrebbe pensare di inserire Quota 103. Se così fosse, il soggetto interessato alla pensione potrebbe accedervi quando sommando i contributi e la propria età, questa risulta centotré.

Chiaramente, vi sono dei parametri da rispettare. Vi sarebbe la possibilità di accedere alla pensione con sessantuno anni e i contributi invece dovrebbero essere almeno quaranta.

Di conseguenza, se fosse inserita Quota 103 come opzione, il soggetto che nel 2023 ha sessantadue anni può si accedere alla quiescenza, ma gli anni di contributi versati devono essere almeno quarantuno.

Pensioni, Quota 103: quanto si potrebbe percepire al mese?

Vi sarebbe dunque la possibilità andare in pensione con Quota 103 anche se al momento non si ha la certezza dal momento che, il nuovo esecutivo, deve ancora pronunciarsi in merito.

Se dovesse andare in porto Quota 103, prima di utilizzarla i soggetti interessati dovrebbero cercare di capire quanto potrebbero percepire ogni mese.

Vi potrebbe infatti essere la possibilità di accedere all’assegno pensionistico in anticipo, ma la somma mensile potrebbe subire una riduzione. L’assegno in questione è calcolato sulla base del sistema misto.

In pratica, questo è adattato sul sistema contributivo. Cioè vale per i contributi che sono stati versati fino al 31.12.1995. Vi è una aliquota del due per cento inerenti alle ultime mensilità retribuite.

Per quanto concerne invece il sistema contributivo, questo viene applicato a coloro che hanno versato i contributi dal 01.01.1996. Vi è poi applicato il coefficiente di trasformazione. Questo, se si hanno sessantadue anni è del 4.770 per cento.

Più aumenta l’età del soggetto, maggiore sarà anche il coefficiente in questione e quindi la mensilità.

Come anticipato in precedenza, Quota 103 è soltanto un’ipotesi. Il nuovo esecutivo, infatti, non si è ancora pronunciato sulle pensioni e sarà dunque necessario attendere probabilmente ancora un po’ di tempo per saperne di più.

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