Lo sapevi che esiste il medico temporaneo? Una grande risorsa per chi si trova lontano da casa

E’ possibile ottenere il medico di base in un luogo diverso dalla residenza per motivi di lavoro, di studio o di salute. Altrimenti la richiesta non potrà essere accolta. 

Avere il medico di base senza residenza è possibile? A questa domanda rispondiamo subito con un sì, ed il perché della risposta affermativa ben si comprende.

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Infatti se una persona ha un domicilio diverso dalla propria dimora abituale, oppure se lavora con frequenti spostamenti da una località all’altra, potrà certamente contare su un medico di famiglia senza residenza, ovvero un dottore provvisorio e temporaneo. Il diritto alla salute è d’altronde un valore difeso dalla stessa Costituzione.

Ma è anche il caso degli studenti universitari fuori sede, ovvero che vivono lontano dalla casa di origine per motivi di studio.

Si tratta di un’agevolazione garantita dal Servizio sanitario nazionale e, per ottenerla, serve fare una domanda ad hoc all’Asl e allegare una serie di documenti. Stante l’importanza di questi temi e il fatto che attengono ad un numero non esiguo di cittadini, daremo qualche chiarimento di seguito, nel corso di questo articolo.

Medico di famiglia senza residenza: il contesto di riferimento e chi ne può beneficiare

I lavoratori che effettuano molte trasferte nel corso dell’anno, e che stanno lontano da casa anche per diverso tempo, avranno interesse e diritto di individuare una figura come il medico di base temporaneo, a disposizione per qualsiasi emergenza sanitaria. Analogamente anche un giovane studente che studia in una facoltà universitaria lontana centinaia di km dall’abitazione dei genitori, avrà una esigenza di questo tipo. Non solo. Anche una persona che si deve sottoporre ad un ricovero o a cure particolari in un luogo diverso dalla propria residenza anagrafica (perché lì mancano i medici o le strutture idonee), potrebbe avere bisogno di un medico temporaneo.

Nessun dubbio a riguardo: in circostanze come queste ci può essere un urgente bisogno del medico di base per una visita, chiedere un certificato o ottenere una ricetta. Proprio così: anche se la regola generale impone un medico di base ‘fisso’, vi sono delle eccezioni che giovano a chi è spesso in viaggio o lontano da casa.

Più nel dettaglio, la regola generale è che il medico di famiglia va individuato nel luogo nel quale si ha la residenza anagrafica, tuttavia sussistono anche circostanze concrete nelle quali è possibile chiedere l’assistenza sanitaria in un Comune differente. Si tratta del citato medico di base senza residenza.

Ricapitolando, se è vero che, tendenzialmente, la residenza anagrafica dovrebbe coincidere con il luogo di dimora abituale, in varie ipotesi si è costretti ad andare altrove, per periodi di tempo più o meno lunghi. E’ il caso dei lavoratori trasfertisti, che hanno questo diritto.

Le condizioni per chiedere il medico di base senza residenza

Le categorie di soggetti sopra indicate hanno diritto di chiedere di usufruire delle prestazioni di un medico di base al di fuori della località della propria residenza anagrafica, ma a patto di rispettare queste condizioni:

  • soggiorno stabile in un differente Comune,
  • per un periodo di tempo di almeno 3 mesi.

Cosa succede sotto i 3 mesi? Ebbene al di sotto di questo limite temporale l’assistenza sanitaria ai non residenti nella località di riferimento è comunque assicurata dal servizio reso dagli ospedali pubblici e dalla guardia medica turistica, un servizio che forse non tutti conoscono.

Attenzione poi all’eventuale conferma. Infatti la richiesta di medico di base temporaneo per chi non ha residenza anagrafica nel luogo dove permane per un periodo di tempo, ha validità pari ad un anno. In termini pratici, se al termine dell’anno rimane necessario avere ancora il medico di famiglia temporaneo in quel luogo (perché ad es. il lavoratore è chiamato a lavorare ancora nella località), sarà doveroso fare una nuova domanda all’azienda sanitaria competente.

A chi fare domanda per il medico di base temporaneo?

Gli interessati ad avere un medico di base temporaneo e fuori residenza debbono presentare apposita domanda all’Azienda sanitaria (provinciale o locale: Asp o Asl) territorialmente competente, ovvero del luogo in cui ci si è trasferiti per un periodo di tempo. Non solo: serve anche compiere, in via preliminare, la cancellazione temporanea del medico di famiglia già attribuito presso l’Azienda sanitaria del Comune di residenza anagrafica. Si tratta di passaggi burocratici, ma che pur servono per il completamento di tutta la procedura.

Attenzione però alla documentazione da allegare insieme alla domanda: oltre al proprio documento di riconoscimento in corso di validità e alla propria tessera sanitaria, è necessario allegare l’attestazione di cancellazione temporanea del medico di base presso l’Asl di residenza e indicare qual è il proprio domicilio nel Comune differente da quello di residenza anagrafica. L’interessato deve altresì fornire le motivazioni della domanda di attribuzione di un medico di base temporaneo, collegate ovviamente alle ragioni dello spostamento.

Ad es. in ipotesi di lavoro fuori sede, l’interessato deve esibire una copia del contratto di lavoro o della lettera di trasferta, dettagliando qual è la sede distaccata assegnata al dipendente per più di tre mesi.

Inoltre, occorre compilare il modulo ad hoc per la domanda del medico di base provvisorio o temporaneo, sulla scorta del fac-simile predisposto dall’Asl. Non dimentichiamo che non poche aziende sanitarie hanno predisposto una modalità online per fare domanda, rendendo tutto l’iter molto più rapido.

Infine, l’interessato vorrà probabilmente sapere come viene individuato il medico di base temporaneo. Ebbene, chiariamo che la concreta individuazione e scelta del medico di famiglia temporaneo per il cittadino non residente, si compie sulla scorta degli elenchi dei medici di base convenzionati con il SSN, presenti presso ogni Azienda sanitaria e liberamente consultabili anche tramite il web.

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