Pensione: la tassa nascosta che in molti pagano senza saperlo, si può eliminare

Una persona che vuole andare in pensione può rivolgersi al sindacato per farsi aiutare ma è tenuta a pagare una trattenuta sindacale.

Quando si versano i contributi all’INPS o a un altro ente previdenziale si ottengono in cambio delle prestazioni. Queste possono essere di tipo previdenziale, assistenziale o a sostegno del reddito.

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Come sappiamo fa parte di quest’ultimo tipo il reddito di cittadinanza. A proposito di questa misura ricordiamo che ci sono degli acquisti vietati poco conosciuti che fanno perdere il sussidio.

Pensione: come disdire la trattenuta sindacale, in molti la pagano e non lo sanno

Per chiedere le prestazioni a cui abbiamo diritto possiamo rivolgersi all’INPS stesso, ai CAF, ai patronati e, infine, anche ai sindacati. In questo caso, è necessario l’iscrizione e il pagamento (ma non per tutti i servizi) di una quota associativa che sarà trattenuta in automatico sul trattamento stesso. In seguito, anche se non ci rivolgeremo più a quel determinato sindacato l’iscrizione resta attiva e la paghiamo senza saperlo.

Per questo motivo, quando ci si rivolge a un sindacato per richiedere assistenza per alcune prestazioni INPS, come la pensione, è meglio informarsi se lo specifico servizio richiedere anche l’iscrizione alla sigla sindacale.

Come detto si tratta di vere e proprie trattenute che sono calcolate in percentuale sulla prestazione in base a una convenzione stretta tra sindacato e INPS. Ad esempio, per i seguenti trattamenti, Naspi, DIS-COLL, indennità di mobilità è circa l’1%.

Per quanto riguarda le pensioni, la quota sindacale si presenta insieme alla domanda di pensionamento e la trattenuta sarà inserita nel prospetto di liquidazione della pensione stessa. Su una pensione vigente, invece, sarà l’INPS a comunicare al pensionato l’acquisizione di una nuova delega.

Ovviamente, è possibile disdire la trattenuta sindacale in modo semplice e veloce accedendo al sito dell’INPS e, compilando il modulo “revoca delega esistente” presente nella sezione “gestione deleghe sindacali sui trattamenti pensionistici”. È importante specificare che, se la procedura avviene a inizio mese, la revoca decorre dal mese successivo.

Anche se la pensione è versata da altro ente è possibile revocare la quota sindacale. È necessario però che il pensionato si informi presso il proprio ente previdenziale e informarsi sulla corretta modalità di presentazione.

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