Smart working e caro bolletta: il consumo di pc fisso e portatile che non tutti conoscono

Quanto costa lavorare da casa in smart working? Non tutti conoscono i consumi di un computer fisso o pc portatile acceso e in stand by: i dettagli

Considerando gli aumenti dell’energia e il caro bollette, in tanti possono chiedersi quanto consuma un pc fisso o un computer portatile, sia da accesso che in stand by, a maggior ragione nel caso di chi lavora da casa, in smart working: ecco alcuni particolari in merito che non tutti sanno.

Consumi pc
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Senza dubbio vi sono aspetti interessanti quando si parla di smart working, come nel caso della comodità di certo, e anche in ottica risparmio in alcuni casi, si pensi ad esempio alla benzina o al costo dei trasporti, in via generica, e così via.

Tuttavia, vi sono anche degli aspetti meno positivi, come nel caso della bolletta, ovvero sia dei maggior consumi che si legano ad esempio al computer fisso, oppure pc portatile che si impiega per lavorare.

Se i costi del pc infatti a lavoro riguardano l’ufficio, in questo caso riguardano il singolo lavoratore che vedrà unaumento in bolletta a seguito proprio del maggior uso da casa. Ecco che quindi può essere utile, soprattutto in un momento come questo in cui si sente parlare e si vedono gli effetti del caro bollette, comprendere quanto può costare l’impiego del pc, che serve per studio, lavoro e altro ancora.

Anche per provare a capire se, come e quanto provare a ridurre i consumi stessi, partendo dalla differenza di consumo tra pc acceso e spento, e tra quello fisso e portatile.

Smart working, consumi computer fisso acceso e in sospensione

Tanti gli argomenti interessanti quando si parla di risparmio in bolletta e di consumi, come nel caso ad esempio del fotovoltaico: qui un focus sui sistemi di accumulo che consentono maggior risparmio.

Tornado al punto in oggetto, come si legge dall’approfondimento di Money.it, non vi è sfortunatamente una sola risposta in merito a quelli che possono essere i consumi di un pc fisso acceso, anche perché a dispetto di quello portatile, vi sono tanti e diversi componenti ed apparecchi. Poi, i consumi cambiano anche a seconda della forma, modelli, modi di assemblaggio. Per tali ragioni non vi è un solo valore universale.

Si legge però che, in generale, il pc fisso assorbe una quantità di energia maggiore del portatile, in particolare qualora adibito per il gioco. Secondo quanto riporta un approfondimento recente di prezzoluce.it, un dispositivo di fascia media, in via generale, costituisce un consumo orario di settanta Watt (a riposo) e di trecento Watt (in funzione).

A ciò occorre aggiungere quelli che si legano al monitor, che crescono via via a seguito della grandezza, ovvero dei pollici, dello screen.

Lavoro da casa, consumi pc portatile acceso

Discorso diverso quello dei consumi, in merito al computer portatile, con i costi che appaiono minori, dal momento che questa sarà collegato alla corrente soltanto per il tempo che serve per ricaricare la batteria scarica, e per tale ragione, rispetto a quello fisso, che è sempre collegato alla corrente, necessiterà di un quantitativo minore di energia. 

A batteria ricaricata, è possibile staccare dalla corrente il computer portatile

Non molti poi conosceranno i consumi legati allo stand-by, dal momento che – si legge – a dispetto di quanti tanti possano pensare, in tal caso i consumi si avvicinano allo zero.

Ragion per cui, se si vuole risparmiare, in caso di impossibilità di spegnimento del pc nel corso dell’attività lavorativa, è bene che si imposti lo stand by tutte le volte che il computer deve restare acceso ma non attivo.

Consuma di più un computer fisso o un pc portatile: il confronto

Posto che si tratta di analisi in media e che tutto dipende sempre dagli utilizzi e da una serie di variabili che cambiano in base ai casi, si legge su Money.it che secondo i calcoli: se il consumo tot. di un pc fisso nel corso di 1ora fosse di 0,3kWh, impiegarlo per otto ore di smart working sarebbe equivalente ad un consumo pari a 2.4kWh.

In base alle proposte del mercato libero e di quanto viene indicato nel mercato tutelato, un pc potrebbe arrivare ad avere un costo che si aggirerebbe tra i 120€ ed i 150€ all’anno.

Passando invece al pc portatile, in base a prezziluce.it, in generale, il caricatore ha una potenza al max di sessanta W, corrispondenti a 0,60 chilowattora. Occorre tener presente che anche in questo caso i valori sono indicativi e possono variare, in base al pc portatile che si ha. Secondo salvaconto, si legge, i pc portatili arriverebbero ad avere un costo tra i 30€ ed i 90€ annui.

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