Assegno unico figli: è possibile aumentarlo facendo attenzione alla richiesta

L’assegno unico è una misura che consente di riceve alle famiglie una somma per i propri figli: ma è possibile aumentarlo? Si, ma attenzione alla richiesta

Diverse famiglie percepiscono l’assegno unico. Questa è una misura che risale al marzo di quest’anno e che prevede una somma di denaro per i nuclei famigliari con figli: ma è possibile aumentarlo? Ecco cosa c’è da sapere.

Assegno unico
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Quando si parla di assegno unico ci si riferisce a quella norma varata lo scorso marzo e che consente all’INPS di versare una somma di denaro mensile sui conti delle famiglie che ne hanno fatto richiesta.

L’assegno in questione ha rimpiazzato gli ANF e l’Istituto di Previdenza Sociale adesso eroga il denaro sui conti correnti delle famiglie.

Prima dell’INPS ad erogare l’assegno erano i datori di lavoro, ma visto che il sostegno è unico ed è percepito anche da chi non ha un lavoro ed altre categorie, ora ci pensa l’Istituto.

Proprio per tale motivo, però, sono stata inserite ulteriori tutele, ovvero vi è un aumento degli importi mensili. È però necessario fare domanda.

Assegno unico, come funziona?

Come già spiegato nel paragrafo precedente, l’assegno unico è dato alle famiglie che hanno figli minori di ventuno anni e tale misura ha rimpiazzato quella vigente fino a qualche tempo fa, cioè l’assegno per nuclei familiari.

Esistono, chiaramente, degli scaglioni per quanto concerne l’ISEE. Infatti, se si possiede un ISEE fino a quindicimila € l’importo mensile sarà pari a 175€.

Per quanto riguarda i nuclei familiari che in precedenza erano percettori dell’ANF, secondo quanto riportato da proiezionediborsa.it, vi sarebbe un aumento soprattutto per evitare svantaggiare le famiglie che prima ricevevano la misura ANF.

L’incremento, però, è collegato all’ISEE ed anche alla composizione della famiglia precettrice.

Maggiorazione assegno unico

È dunque possibile ricevere un incremento per quanto concerne le famiglie che percepiscono l’assegno unico: ma come funziona?

Per ricevere l’incremento è necessario includere la richiesta all’interno della domanda per l’assegno in questione. In seguito, è necessario inserire tutti i dati che riguardano il figlio/a (insieme al codice fiscale) e vi è anche la necessità di includere i dati dell’altro coniuge.

Bisogna inserire il proprio IBAN e continuare l’iter burocratico con la domanda di maggiorazione.

Una di queste riguarda, come già detto in precedenza, gli ex percettori dell’ANF. Vi è poi possibilità di fare richiesta anche quando in un nucleo famigliare entrambi i genitori lavorano ma possiedono un ISEE che non superi i quindicimila euro. In questo caso, la maggiorazione sarà di trenta euro per figlio.

Vi sono però alcuni percettori del reddito di cittadinanza che ancora devono ricevere l’assegno unico, ma come mai? Ecco quali sono i motivi.

Diritto alla maggiorazione dell’assegno unico

Come già spiegato in precedenza, è dunque possibile ricevere una maggiorazione per quanto concerne l’assegno unico. Su grosse linee, si tratta di un aumento di 30 per ciascun figlio ma è necessario possedere un ISEE che non superi i 15mila euro annui.

Ovviamente, se si supera la cifra ISEE indicata, l’assegno sarà via via sempre più basso fino ad arrivare a zero se si superano i 40mila euro annui.

Il medesimo iter vale anche quando si vuole calcolare l’assegno che va da 175€ a 50€ mensili per chi possiede un ISEE che supera i quarantamila euro. Questa è la metodologia che spiega com’è possibile passare da un assegno di 175€ ad un di ben 205€ utilizzando gli incrementi spiegati.

Ciò vale anche per chi, rispetto alla domanda compilata inizialmente, aveva specificato che l’altro coniuge era disoccupato. Se, nel frattempo, tale condizione è cambiata basterà semplicemente modificare la domanda senza fare alcuna procedura complicata. Infatti, è necessario recarsi sul sito online dell’INPS e specificare le nuove condizioni.

Per dubbi ulteriori è bene rivolgersi ad un proprio consulente di fiducia che sicuramente saprà rispondere con maggiore specifiche ad ogni singolo caso.

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