Bonus di 350 euro anche alle nuove partite IVA? La risposta è sorprendente

Il bonus di 200 o 350 euro del Decreto Aiuti spetta anche a chi apre la partita IVA adesso? Ecco tutte le novità.

La domanda per il Bonus da 200 euro può essere presentata anche da chi apre la partita IVA in questo mese?

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L’art.33 del DL 50/2022 (c.d. Decreto Aiuti) ha previsto un fondo a sostegno dei lavoratori autonomi, per il versamento del contributo una tantum di 200 euro.

Il Decreto Aiuti-ter, invece, ha stabilito un aumento di 150 euro del Bonus 200 euro per i possessori di partita IVA, portandolo a 350 euro. L’incremento, però, non spetta a tutti ma dipende dal reddito.

Nelle scorse settimane, era stata annunciata la possibilità di richiedere il contributo una tantum anche per i lavoratori autonomi, oltre che per i dipendenti ed i pensionati. Mentre, però, per queste ultime categorie di soggetti le regole per l’erogazione sono ben chiare ed il calendario dei pagamenti già definito, lo stesso non può dirsi per i titolari di partita IVA.

In ogni caso , è certo che anche gli autonomi potranno chiedere ed ottenere l’agevolazione economica. Tuttavia, sia per il Bonus 200 euro, sia per il relativo aumento di 150 euro, la legge impone il rispetto di determinati requisiti. Analizziamo, dunque, la normativa e scopriamoli.

Per ulteriori informazioni, consulta il seguente articolo: “Bonus 200 euro Partite IVA, si comincia a sentire l’odore dei soldi“.

Bonus 200 euro partita IVA: a chi spetta?

Gli autonomi autorizzati a presentare domanda per il Bonus di 200 euro devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • reddito IRPEF 2021, non superiore a 35 mila euro;
  • iscrizione alla previdenza obbligatoria e apertura della partita IVA entro il 18 maggio dell’anno in corso;
  • non aver già percepito della misura in qualità di lavoratore subordinato;
  • non essere titolari di pensione.

Possono, quindi, richiederlo i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle Gestioni previdenziali dell’INPS ed i professionisti iscritti alle Casse previdenziali private.

Tutti gli interessati in possesso dei presupposti, devono inoltrare apposita richiesta all’INPS (nel caso in cui abbiano la Cassa previdenziale gestita dall’Ente) oppure all’Albo di appartenenza (per le professioni per le quali è prevista l’iscrizione).

I nuovi iscritti possono richiedere il contributo?

Le regole appena elencate, purtroppo, sono tassative e non ammettono eccezioni. Questo vuol dire che il Bonus 200 euro può essere chiesto solo dai titolari di partite IVA aperte prima del 18 maggio 2022. Per chi ha iniziato la propria attività in estate o a settembre, quindi, la possibilità di usufruire del contributo una tantum è preclusa.

La ragione alla base di tale limitazione consiste nell’evitare che vengano aperte attività con il solo scopo di beneficiare della misura economica e lucrare.

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Bonus 350 euro per le partite IVA: chi può richiederlo?

Il Decreto Aiuti- ter ha introdotto un’importante novità per i lavoratori autonomi che hanno un reddito inferiore ad una certa soglia. Se, infatti, presentano domanda per il Bonus 200 euro, avranno diritto all’accredito aggiuntivo (una tantum) di 150 euro. In totale, dunque, percepiranno un Bonus di 350 euro.

Il nuovo provvedimento specifica i requisiti per chiedere l’aumento. In particolare, esso dichiara che “l’indennità una tantum, prevista dall’art. 33 del Decreto Legge n.50 del 17 maggio 2022, è incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20 mila euro e, conseguentemente, il limite di spesa di cui al comma 1 dello stesso articolo 33, è incrementato di 412,5 milioni di euro per l’anno 2022”.

Il beneficiario, quindi, deve dichiarare che:

  • il suo reddito complessivo 2021 è superiore a 20 mila euro, ma non a 35 mila euro. In questo caso avrà diritto al Bonus di 200 euro;
  • ha un reddito complessivo 2021 non superiore a 20 mila euro. In quest’ipotesi, potrà ottenere il Bonus di 350 euro.

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