Bonus 1000 euro senza ISEE: un regalo da non perdere, ma non per tutte le famiglie

Dal 16 settembre c’è una nuova opportunità per le famiglie italiane: il bonus da 1.000 euro che a differenza di tanti non richiede l’ISEE. Ecco di cosa si tratta.

Il bonus è destinato a coloro che sono in condizioni di forte fragilità e rappresenta un’opportunità economica che molte famiglie non dovrebbero lasciarsi scappare.

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Sappiamo bene come l’aumento dei prezzi sia delle bollette sia, in generale, del costo della vita stia mettendo a dura prova le famiglie italiane. Il bonus di 1.000 euro potrebbe rappresenta quindi un’ancora di salvezza per molti. Anche se riguarda un rimborso per l’acquisito di biciclette elettriche e quindi la mobilità sostenibile.

Bonus 1000 euro senza ISEE: un regalo da non perdere, ma non per tutte le famiglie

Per ottenere il bonus gli interessati dovranno inviare una domanda a partire dal 16 settembre 2022. A differenza di molti altri bonus e incentivi non dovrà essere presentata l’attestazione ISEE.

Però, il bonus non sarà accessibile a tutti perché sarà erogato solo per i residenti del Comune di Bologna. Questo perché è stata la giunta comunale a decidere di stanziare questo contributo.

Come detto, si tratta di un bonus verde per i 1.000 euro serviranno alle famiglie per l’acquisto di una bicicletta elettrica (e-bike) oppure di una cardo bike. Ma si potrà “spendere” anche se si usufruisce di servizi di car sharing o di bike sharing.

In pratica, il bonus 1.000 euro non è altro che un incentivo economico da utilizzare per il trasporto sostenibile. Alle famiglie che ne fanno richiesta spetta un rimborso tra i 300 e i 500 euro se hanno acquistato una bicicletta elettrica. Invece, il rimborso sarà tra i 500 e i 1.000 euro qualora i richiedenti avessero acquistato una cargo bike.

Attenzione però perché il bonus è valido solo se l’acquisto di e-bike e cargo bike è avvenuto dopo il 28 giugno 2022.

Come detto l’iniziativa è partita da Bologna. Questa però potrebbe diffondersi anche nel resto dell’Italia. In fondo la “salute” del pianeta interessa molte persone. Quindi anche altre città italiane (e non solo) potrebbero intraprendere iniziative ecologiche simili.

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