Legge 104, eclatanti novità sui permessi: l’UE interviene sulle regole attuali

Le direttive UE cambiano le regole sui permessi della Legge 104 introducendo l’alternanza tra più familiari. Scopriamo i dettagli delle novità.

I tre giorni di permesso potranno essere alternati tra caregiver diversi. Le nuove regole dell’Unione Europea modificano la Legge 104 su più punti.

Legge 104 permessi
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Il Decreto Legislativo approvato lo scorso 22 giugno 2022 contiene delle importanti novità sulla Legge 104. I cambiamenti sono stati apportati in seguito alle dirette UE che l’Italia è costretta a rispettare. Il riferimento è agli equilibri tra attività professionale e vita familiare dei caregiver ossia di coloro che prestano assistenza ad una persona con invalidità. Occuparsi di un disabile non è semplice. Richiede una grande impegno fisico e mentale e, spesso, riuscire a conciliare lavoro e vita personale diventa impossibile. Riconoscendo questo sforzo eccessivo, l’Unione Europea ha deciso di estendere i diritti che riconosce la Legge 104 per cercare di aiutare chi assiste un familiare inabile.

Legge 104, le novità introdotte dall’UE

Le novità più importanti riguardano i permessi con Legge 104. Nello specifico, il Decreto del 22 giugno stabilisce come i tre giorni al mese di permesso possano essere fruiti alternativamente da più persone che assistono il familiare con disabilità. Condizione necessaria è che il lavoratore sia il coniuge, parte di unione civile, convivente di fatto oppure parente o affino fino al secondo grado.

I permessi, dunque, diventano alternati tra più caregiver che si occupano della stessa persona. L’importante è che i soggetti che assistono rientrino tra le categorie citate. In più, il Decreto ha apportato altri rilevanti cambiamenti.

Lo smartworking e i congedi straordinari tra le novità del DL

Le direttive europee hanno portato al riconoscimento del diritto di priorità allo smartworking per caregiver e le persone con disabilità grave titolari di 104. Allo stesso tempo, sono state previste modifiche al sistema dei congedi straordinari. I due anni di congedo possono essere richiesti dal coniuge ma anche dal convivente di fatto o dalla parte di unione civile. In più, la procedura risulta semplificata con il passaggio del termine dilatatorio minimo per lo sfruttamento del congedo da sessanta a trenta giorni. 

Un ultimo cambiamento prevede la possibilità di richiedere il congedo straordinario qualora la convivenza sia iniziata successivamente alla richiesta indipendentemente dalla presenza di altri soggetti aventi diritto della prestazione.

In conclusione, i cambiamenti sono a favore di caregiver e persone con invalidità. Ora si attende solamente la pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale per rendere le modifiche operative.

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