Conviene tenere Telepass oppure no? Ecco i Pro e i Contro della fine del ‘monopolio’

Fino a poco tempo fa non c’erano dubbi, o alternative. Ma oggi conviene tenere Telepass oppure no? Il punto della situazione.

Sono scattati gli aumenti annunciati da Telepass e per tanti automobilisti è giunto il momento di scegliere.

Conviene tenere Telepass
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Il servizio Telepass offerto dalla società non è più l’unico sul mercato e ci sono alternative da valutare. Come ad esempio UnipolMove, che per la sua entrata nel mercato offre 6 mesi di canone gratuito. Ma non mancano nuove offerte, pacchetti, bonus moto, cashback e pay-per-use da sfruttare proprio col “vecchio” gestore dei pedaggi.

Forse l’unico “neo” è che l’annuncio degli aumenti da parte di Telepass è giunto troppo in prossimità con le vacanze estive. Le persone che hanno deciso di “abbandonare” il metodo di pagamento dei pedaggi autostradali si sta trovando un po’ in difficoltà. Vediamo perché.

Conviene tenere Telepass oppure no? Come fare la disdetta

Fino ad oggi, in caso di necessità di assistenza, il cliente Telepass poteva recarsi per fare la disdetta nei tanti Punti Blu sparsi per l’Italia. Ma adesso questo servizio è cessato dal 1 giugno scorso. Chi desidera inviare la disdetta dal contratto dovrà farlo telematicamente. E magari non tutti hanno la “confidenza con l’informatica” necessaria. Resta comunque attivo il Numero Verde Telepass 800.269.269, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17:30.

Sembra anche che si stia verificando un “ingolfamento” delle pratiche, e molti automobilisti “denunciano” ritardi nella conclusione del contratto. Con conseguenti disagi perché non possono attivarlo con altri fornitori di servizio.

Non dimentichiamoci, poi, che se il dispositivo transponder non viene restituito (con Raccomandata A/R) entro 25 giorni, scatta una penale da circa 25€. Insomma, sono disagi che proprio a ridosso delle partenze estive non dovrebbero capitare.

Le promozioni Telepass

Visto che sarà (probabilmente) difficile recedere dal contratto, meglio controllare se si possono sfruttare le offerte del momento. Insieme agli aumenti, infatti, Telepass ha ideato una serie di vantaggi, sia per i clienti già in essere che per quelli nuovi.

Sono davvero molti gli incentivi ad attivare il pedaggio automatico con questa società. Ad esempio, fino al 30 settembre si può ricevere un cashback sia sui rifornimenti di carburante che sulle ricariche elettriche dei veicoli. O ancora, si ottengono biglietti per il trasporto pubblico o lavaggi auto gratuiti rispettivamente fino al 30 agosto e al 30 settembre. E poi sconti in denaro o cashback più ricchi se si utilizza la App Telepass per pagare il Bollo o la Revisione del veicolo.

Non dimentichiamoci poi che, esattamente come la nuova UnipolMove, con Telepass si può sfruttare l’opzione Pay-per-use. In pratica, si paga solamente il mese in cui si usano i servizi, e fino al 15 luglio prossimo l’attivazione è gratuita.

Come recedere da Telepass

Infine, riportiamo le istruzioni che la Società Telepass ci ha gentilmente comunicato, utili a coloro che desiderano recedere dal contratto. Sono infatti in atto delle semplificazioni per aiutare i clienti a trovare la situazione più adatta alle proprie esigenze.

La disdetta dell’abbonamento Telepass è possibile, attraverso una qualunque delle seguenti modalità:
• a mezzo posta elettronica, con una semplice mail all’indirizzo gestionecontratto@telepass.com, oppure, all’indirizzo PEC: assistenza@pec.telepass.com;
• tramite servizio postale, all’indirizzo TELEPASS S.p.A. – Customer Care, Via del Serafico 49 – 00142 ROMA;
• recandosi presso i Telepass Store, i Telepass Point o i Centri Servizi Telepass, il cui elenco aggiornato è disponibile sull’App e sul sito www.telepass.com (sezione “la nostra rete”), dove è possibile visualizzare la rete di supporto con una sezione che permette al cliente di filtrare le principali operazioni e visualizzare dinamicamente la rete di assistenza.

Si evidenzia che, con riferimento alla modifica unilaterale delle condizioni economiche, Telepass ha semplificato la procedura di recesso, garantendo ai clienti recedenti l’immediata efficacia del recesso stesso (e la non applicazione, perciò, delle nuove condizioni economiche), semplificando le previsioni contrattuali che collegano l’efficacia del recesso alla restituzione dell’apparato.

Sono state inoltre semplificate le modalità di restituzione degli apparati, portando da 20 giorni, così come previsto nel contratto, a 6 mesi il termine per la restituzione degli apparati stessi, senza incorrere nella penale contrattuale.

Quanto ai punti di restituzione, a seguito della riduzione delle attività dei Punti Blu, strutture che ricordiamo essere di proprietà e gestione delle singole concessionarie autostradali, e non di Telepass, alle quali storicamente l’azienda si appoggiava per fornire assistenza, Telepass ha investito e sta investendo per rafforzare la propria presenza territoriale per poter garantire assistenza ai propri clienti, tra cui la possibilità della riconsegna del dispositivo nelle oltre 300 stazioni di carburante Eni Live, o negli oltre 90 “Centri Servizi Telepass” capillarmente diffuse sul territorio nazionale. Il numero dei punti ENI abilitati è in costante crescita.

Ricordiamo che la restituzione dell’apparato è importante perché il dispositivo Telepass è a tutti gli effetti un titolo di pagamento che offre un servizio del tutto assimilabile a quello delle più comuni carte di credito. Così come per le carte di credito la proprietà è dell’emittente e non dell’utilizzatore e, in quanto tale, in caso di recesso, il dispositivo va restituito alla Società che provvederà a “disattivarlo”.

La riconsegna all’azienda permette non solo di tutelare il cliente, che in questo modo eviterà che il dispositivo venga impropriamente utilizzato da altri per effettuare pagamenti a sua insaputa, ma ne consente anche il corretto smaltimento in quanto Rifiuto da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

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