Optavia, la dieta americana con varie soluzioni e forte perdita di peso, ma non sempre è consigliata

Ultimamente la dieta americana Optavia è al centro di un’interessante polemica. Chissà se qualcuno la segue anche in Italia.

È naturale che dopo un lungo inverno fatto di “copertina e divano” si voglia tornare in forma. Vestirsi leggeri e sfoggiare un fisico tonico e snello. dieta americana

Adobe StockE anche disintossicarsi dagli eccessi alimentari. Ecco perché ricorriamo spesso a diete, magari divenute famose. Ma se qualcuno sta adottando il regime alimentare Optavia potrebbe “rimanere deluso”.

La dieta Optavia altri non è che un piano alimentare che offre soluzioni per varie esigenze. Dimagrire, alimentarsi in modo più sano, e mantenere il peso corporeo. È promossa da un’azienda americana di nome Medifast, che produce alimenti sostitutivi. Vengono chiamati “carburanti” e come detto sopra “promettono” vari tipi di risultati.

Cos’è la dieta americana Optavia, e soprattutto funziona?

L’idea, in fondo, è di tutto rispetto e presenta numerosi vantaggi. A seconda dell’obiettivo da raggiungere, l’azienda offre pacchetti di pasti pronti. Sono golosi, di facile assunzione, ipocalorici e ovviamente ricchi di vitamine-sali minerali e a basso contenuto di carboidrati. Se ne possono assumere anche 6 al giorno, tra “spuntini” e “carburanti”, da alternare con altri piatti a base di carne o verdure.

Insieme ai pasti pronti, l’azienda fornisce ulteriori indicazioni per arrivare meglio all’obiettivo desiderato. Ovvero, fare esercizio fisico, eliminare dolci e fritti e anche alcolici e bibite gasate. Fin qui, tutto regolare. Così come sembrano regolari i risultati raggiunti da molte persone che hanno adottato la dieta Optavia.

Quali sono le “controindicazioni” della dieta Optavia

Ci sono altri studi, però, che mettono “in allarme” e consigliano alle persone di stare molto attenti prima di iniziare questa dieta. O comunque una qualsiasi dieta ad alto regime proteico. Ciò perché potrebbe causare problemi a carico dell’apparto intestinale.

Un altro aspetto che viene “contestato” a questo tipo di dieta è il famoso “effetto yo-yo“. Le persone costrette a mangiare di meno e molte meno calorie del necessario tendono a riprendere a mangiare non appena finita la dieta. E recuperano molto in fretta i chili persi.

Non solo, la dieta Optavia fa assumere al massimo 1000 calorie al giorno. In media, una persona adulta necessita di 2000-2400 calorie. Un regime così rigido porta sì a perdere peso ma anche tanta massa muscolare. Inoltre sembra che i preparati dell’azienda siano composti da grandi quantità di zuccheri sintetici, oli vegetali lavorati e additivi. Che notoriamente non fanno bene alla salute, e che potrebbero diminuire le difese immunitarie o portare addirittura all’obesità.

Volendo trovare un altro “difetto” alla dieta Optavia, alcuni parlano dei costi esorbitanti. Certo in questo caso si tratta di opinioni personali. Riferiamo però che un kit da 7 porzioni (2-3 giorni a seconda del piano) costa 20,72 dollari. E una fornitura da 140 porzioni arriva a costare quasi 500 dollari.

I dubbi, però si manifestano soprattutto per il fatto che le persone che adottano la dieta Optavia non vengono seguite. In pratica, chiunque può acquistare i pasti e gli snack pronti ma inserire poi altri alimenti nella dieta. Infatti quando si decide di migliorare l’alimentazione oppure perdere peso si dovrebbe consultare un nutrizionista. Che regolarmente visita, prende misure e peso, prescrive anche analisi del sangue ai pazienti. In conclusione mangiare pasti pronti, seppur calibrati, può (anche) non funzionare.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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