Buoni Postali, la Regione a sorpresa dove si risparmia di più e dove piovono ‘ricorsi per il mancato rimborso’

I Buoni Postali sono una forma di investimento molto apprezzata ancora oggi, soprattutto in alcune Regioni. Con un “ma”.

Il popolo italiano, si sa, è un popolo di risparmiatori. Nonostante le difficoltà economiche innescate da pandemia e guerra, sempre più persone investono in Buoni Fruttiferi Postali.

Buoni Postali, la Regione a sorpresa dove si risparmia di più
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Attualmente sono in atto anche molte proposte, e soluzioni che si adeguano alle esigenze di tutti. Ma qual è la Regione dove ne vengono stipulati di più? E dove, invece, sembra che le persone non riescano a riscuoterli?

Le risposte a queste domande si trovano in un interessante articolo de Il Sole 24 Ore. Che riporta i risultati di uno studio effettuato proprio da Poste Italiane. Ciò che emerge è una tendenza “a sorpresa” su come si comportano gli italiani delle diverse Regioni in merito al risparmio/investimento. Ma si evince anche una non completa comunicazione tra clienti e “fornitori”. Andiamo a scoprire perché.

Buoni Postali, la Regione dove si risparmia di più e dove invece piovono “ricorsi”

Secondo Poste italiane, al Sud si risparmia molto di più che al Nord. È quanto emerge da un interessante report. I numeri rivelati da Poste ci dicono quante persone acquistano prodotti postali, ma non ovviamente il valore. Ciò che salta subito all’occhio è la Regione dove questi prodotti hanno maggior successo, ovvero la Campania.

Il merito, sempre secondo gli esperti di Poste, deriva (anche) dal fatto che oggi è possibile investire anche comodamente da casa, tramite il sito ufficiale di Poste. Effettivamente, poi, i buoni postali presentano numerosi vantaggi. Ad esempio, non hanno costi per la sottoscrizione e/o il rimborso, tranne ovviamente gli oneri fiscali. Anche se si stipula un investimento a diversi anni, è possibile richiedere in qualsiasi momento il rimborso del capitale che è stato investito. Non dimentichiamoci poi della tassazione agevolata al 12,5%.

Inoltre oggi sono disponibili i BFP cartacei e anche quelli digitali, e persino formule pensate per i minorenni, ovviamente a firma e garanzia di un maggiorenne. Il rendimento annuo lordo di questi ultimi è garantito al 2,5% e la sottoscrizione è aperta a tutti, non solo ai genitori/parenti dei minori.

Secondo lo studio di Poste Italiane, il numero di Libretti e buoni postali conferma che si tratta della forma preferita degli italiani votati al risparmio. In totale, sono quasi 6 milioni di cittadini in tutto il Paese, e più nello specifico 8.030.360 buoni e 4.853.830 i libretti.

La provincia di Napoli risulta la prima assoluta in Italia, con 2.700.000 sottoscrizioni. A seguire Salerno (2.860.000), poi Caserta (2.330.000). Infine Avellino (1.886.000), che vanta un primato particolare: il maggior numero di buoni fruttiferi postali pro capite: la media è di 3,5 unità per ogni cittadino.

La Regione dei “ricorsi per mancato rimborso”

In quest’ottica, sembra sia tutto favoloso e funzionante. In realtà, nonostante i numeri positivi pubblicati da Poste, c’è anche un “ma”. Esiste una Regione dove si segnalano tanti ricorsi per mancato rimborso. Si tratta ancora una volta della Campania, dove ultimamente sono state inviate tantissime segnalazioni all’Arbitro Bancario Finanziario.

Quest’organismo, specializzato proprio nel risolvere i contrasti tra i consumatori, che sarebbero poi i risparmiatori, e gli intermediari, è dovuto intervenire più volte. Anche Codacons ha segnalato la mancanza di una comunicazione corretta tra le parti. Molti titolari di buoni, infatti, si sono visti rifiutare i rimborsi, sembra a causa di “prescrizione”. Fortunatamente, con l’intervento dell’Arbitro Bancario, molte persone hanno ottenuto un risarcimento.

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