Torna l’incubo delle siringhe infette, la nuova ‘moda criminale’ semina il terrore tra i giovani

Si chiama “needle spiking” e sembra un terribile richiamo alle siringhe infette con l’AIDS. Qualcuno va in giro a iniettare chissà quali sostanze ai giovani.

Lo apprendiamo dalle principali testate giornalistiche e il fenomeno si sta allargando a macchia d’olio. Su Liberoquotidiano.it le compaiono anche le dichiarazioni dei soccorritori che si sono trovati di fronte a un incubo. In Francia, ma anche in Inghilterra e in Belgio, tanti giovani si sono recati al Pronto Soccorso accusando malori di vario tipo.

siringhe infette
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La causa? L’iniezione effettuata con una siringa da parte di uno sconosciuto. Al suo interno, qualche sostanza che ha poi provocato nausea, giramenti di testa, malesseri e svenimenti. La prova inequivocabile, un piccolo puntino rosso sul braccio. Ma cosa sta accadendo? Ecco le testimonianze.

Torna l’incubo delle siringhe infette con l’AIDS, qual è la nuova terrificante “moda”

Forse qualcuno si ricorderà, quando l’AIDS faceva davvero paura, alcuni episodi di cronaca. Qualche personaggio, per i più svariati motivi, minacciava le persone con siringhe infette. A volte persino per fare delle rapine. Oppure, ancora peggio, per far ammalare un ex partner, o per vendetta.

Oggi, sembra che la cosa si ripeta. In diversi Paesi UE si sono verificate delle violenze inaudite. Qualcuno si “diverte” a bucare le braccia di giovani con una siringa. La cosa più inquietante è che non si sa di preciso quali sostanze metta al suo interno. Di sicuro sappiamo che a chi è successo sono venuti dei malori. Tanto da chiedere il ricovero in ospedale.

Questa pratica è divenuta frequente in discoteca, o nei locali dove si svolgono feste ed eventi. Nel caos, tra i giovani che magari hanno bevuto un po’ troppo, qualcuno si aggira seminando iniezioni “velenose”. Solamente un paio di giorni fa è stato fermato un giovane, accusato proprio di questo atto criminale. È stato colto sul fatto dopo che almeno 20 giovani si erano accorti di aver ricevuto la puntura. Persino una poliziotta è stata colpita e in seguito è stata ricoverata per un malore.

Le analisi forse chiariranno quale tipo di sostanza è stata usata per perpetrare questo atto violento. Si teme che all’interno delle siringhe vi possano essere sostanze simili all’ecstasy, la droga dello stupro o addirittura sangue infetto con l’AIDS.

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