Bonus elettrico valevole anche in questo caso in famiglia, ma in molti non lo sanno e non lo chiedono

Arera precisa che il bonus elettrico può essere assegnato soltanto ricorrendo specifiche condizioni di gravità della malattia.

In un periodo denso di rincari ed aumenti generalizzati per beni e servizi di prima necessità, ci si può domandare entro quale portata opera il cd. bonus elettrico. Il caso della sordità in famiglia.

Bonus elettrico
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Pensiamo ai risvolti pratici del cosiddetto bonus elettricità e al suo margine di applicazione. Un lettore ci ha scritto specificando la sua condizione: famiglia composta da padre e madre sordi gravi con legge 104 art. 3 comma 3, con 2 figli di 21 e 15 anni. Si tratta di dipendenti pubblici fissi di ruolo, con figlio che lavora a tempo determinato e altro figlio di 15 studente.

Essendo famiglia gravata dall’handicap della sordità, ha l’abitudine di tenere la luce accesa in tutta la casa per la maggior sicurezza visiva e comunicativa, con un conseguente aggravio di consumi di corrente elettrica. Ebbene la domanda formulata dal lettore è la seguente: è in gioco un qualche sconto che compensi l’alta spesa legata all’handicap citato? Vediamolo di seguito e facciamo chiarezza in materia.

Bonus elettrico per disagio fisico: requisiti e finalità

Come opportunamente indicato nel sito web ufficiale Arera, il bonus elettrico per disagio fisico costituisce una misura di risparmio per le famiglie che hanno al loro interno una persona gravemente malata. Detto bonus è mirato a ridurre la spesa effettuata per la fornitura di energia elettrica ai nuclei familiari nei quali è presente almeno un componente che si trova in stato di disagio fisico.

Il bonus è stato varato dalla normativa nazionale e poi attuato con provvedimenti di regolazione dell’Autorità. Nel caso citato in apertura certamente non può tuttavia applicarsi l’agevolazione in oggetto, giacché la condizione di sordità non è da ritenersi disagio fisico o grave malattia, così come tutelato dalle regole in tema di bonus elettrico.

Come spiegato nel sito web Arera, i requisiti per beneficiare del bonus sociale per disagio fisico non sono variati rispetto al passato. Possono conseguire il bonus tutti i clienti domestici affetti da grave malattia, o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che impone l’uso di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita.

In particolare, le apparecchiature elettromedicali salvavita che consentono di maturare il diritto al bonus sono state individuate dal Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011. Ci riferiamo ad attrezzature come i ventilatori polmonari, i polmoni d’acciaio, le tende per ossigeno terapia o i pulsossimetri.

Tuttavia il bonus sociale per disagio fisico è da ritenersi cumulabile con i bonus per disagio economico, laddove ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.

Come fare domanda e altre agevolazioni per i sordi

Rispondendo nuovamente alla domanda del lettore, chiariamo che pur in considerazione delle esigenze familiari legate alla sicurezza visiva comunicativa e alla condizione di sordità, non sussistono al momento i presupposti per accedere al bonus elettrico in oggetto. Infatti occorrono i requisiti di cui sopra, che nel caso in oggetto non vi sono.

Tuttavia ricordiamo per completezza che le famiglie con componenti disabili sensoriali, sordi o ciechi hanno diritto all’esenzione del canone di abbonamento al servizio telefonico e alla riduzione del 50% del canone di abbonamento internet. Ciò vale in base a quanto stabilito dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a favore delle persone con disabilità sensoriali. Il provvedimento di riferimento è la delibera n. 46/17/CONS. L’agevolazione potrà applicarsi al caso prospettato dal lettore.

Infine l’accesso al bonus elettrico per disagio fisico è subordinato alla presentazione di una domanda ad hoc. Infatti, i soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute dovranno fare richiesta – compilando l‘apposito modulo – presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica, o i CAF abilitati. In particolare, il cliente deve essere in possesso di un certificato ASL che attesti la situazione di grave condizione di salute e la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale.

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