Buoni Fruttiferi Postali e la perdita di tutti i risparmi per un operatore di Poste Italiane, è successo davvero

Buoni Fruttiferi Postali, attenzione al pericolo della prescrizione inaspettata. La vicenda di un cittadino di Forte dei Marmi mette in allerta i risparmiatori.

I risparmiatori devono guardarsi dal credere ad occhi chiusi ad una precisa indicazione. I contratti devono essere letti in ogni singola parola.

Buoni Fruttiferi Postali
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Una vicenda di un cliente di Poste Italiane mette in allerta i risparmiatori in relazione ad un “inganno” che potrebbero subire. Incomprensione, disattenzione, inadeguatezza, qualunque sia la causa la possibilità di perdere i propri soldi è alta. Il riferimento è alla sottoscrizione di un Buono Fruttifero Postale con la convinzione di una scadenza lontana mentre ad un certo punto ci si accorge che il prodotto è caduto in prescrizione. Ciò significa perdere capitale e interessi in un sol colpo senza alcuna possibilità di essere risarciti. L’avvocato dell’uomo di Forte dei Marmi coinvolto nella vicenda ha reso noto come lo stesso destino abbia accumunato tanti risparmiatori.

Buoni Fruttiferi Postali prescritti, la vicenda

Possiamo solo immaginare l’espressione dell’uomo che dopo essersi recato presso uno sportello della ConfConsumatori della sua città, Forte dei Marmi, per chiedere informazioni circa un Buono Fruttifero in suo possesso si è sentito dire che non avrebbe potuto riscuotere il capitale né ottenere gli interessi in quanto caduto in prescrizione avendo superato il termine di scadenza. Essendo a conoscenza di una tempistica differente, il cittadino ha richiesto aiuto agli operatori che hanno proceduto con l’invio di un reclamo scritto a Poste Italiane.

Mentre si è in attesa della risposta, l’avvocato dell’uomo Francesca Galloni ha riferito che non si tratta dell’unico caso segnalato e che in precedenza un evento simile è stato risolto favorevolmente. Occorre semplicemente seguire delle direttive per avere un lieto fine.

Attenzione alla scadenza o si rischia la prescrizione

I Buoni vengono prodotti in periodi diversi e ognuno ha una propria scadenza (a 18 mesi, 2 anni, 20 anni…) con riferimento alle serie di appartenenza. Allo scadere del termine si hanno dieci anni di tempo per riscuoterlo e non farlo prescrivere. Il problema nasce nel momento in cui i titolari credono di avere molto tempo a disposizione in seguito a rassicurazioni quando invece non lo hanno. Per ovviare a questo difetto occorre conoscere esattamente la serie di appartenenza del Buono Fruttifero – che non è sempre scritta sul Buono stesso – in modo tale da calcolare la scadenza utilizzando il tool di Poste Italiane.

Superando la scadenza ma rientrando nei termini della prescrizione sarà necessario inviare un reclamo scritto a Poste Italiane per interrompere la prescrizione oppure per fare richiesta di liquidazione. In caso di rifiuto il cliente può presentare reclamo all’Abf optando per una procedura gratuita, veloce e pratica ma priva di valore di una sentenza (Poste Italiane può dunque rifiutarsi di adempiere alla richiesta) oppure per un’azione giudiziaria con sentenza finale del Giudice. Diversi casi hanno riportato un esito finale positivo per i risparmiatori soprattutto dopo l’accusa di pratiche commerciali scorrette avanzata dall’Antitrust nei confronti di Poste Italiane.

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