Per rendere più semplice la richiesta dell’anticipo del TFS e del TFR si è istituita una piattaforma online, su cui poter inoltrare domanda.
Infatti, per velocizzare la burocrazia a favore dei dipendenti pubblici con il decreto 4/2019 è attiva una piattaforma online per la richiesta del TFS o TFR.
Si ricorda che questi sono trattamenti di fine servizio o lavoro che potranno essere richiesti dai lavoratori pubblici che accedono alla pensione. L’importo che i dipendenti possono richiedere in anticipo è di 45mila euro al lordo degli interessi.
Alla piattaforma si accede dal seguente link https://lavoropubblico.gov.it/anticipo-tfs-tfr. Nella pagina iniziale si nota subito che questa è suddivisa per categorie:
Questa divisione è dovuta perché la piattaforma contiene tutte le informazioni rivolte ai tre soggetti. I dipendenti pubblici potranno inoltrare la richiesta dell’anticipo TFS senza dover attendere i 25 mesi stabiliti. L’importo massimo dovrà essere di 45mila euro al lordo degli interessi.
Gli enti erogatori per registrarsi dovranno compilare un questionario e poi autenticarsi al portale seguendo le istruzioni riportate nella sezione Registrazione. Invece, le banche che vogliono aderire devono comunicare la loro decisione alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della pubblica funzione. Tale comunicazione dovrà avvenire tramite il portale e rendere operativo l’accordo entro 30 giorni lavorativi.
Quando la piattaforma sarà completa di tutte le informazioni sui soggetti, i richiedenti potranno fare richiesta all’Ente erogatore del TFS/TFR della certificazione del diritto all’anticipazione.
Nel caso in cui l’ente erogatore è l’INPS la domanda va inoltrata tramite la procedura segnalata sul portale dell’Istituto. Se invece il trattamento viene erogato dalla propria amministrazione, la domanda di certificazione andrà inoltrata seguendo le istruzioni del proprio datore di lavoro.
La procedura burocratica da seguire per richiedere l’anticipazione del TFS/TFR, anche se è semplice, risulta però molto articolata. Ecco i punti da seguire per far sì che vada tutto a buon fine.
L’ente erogatore ha tempo 90 giorni per rilasciare la certificazione del diritto e l’importo massimo da erogare.
A questo punto il richiedente fa richiesta di anticipo TFS/TFR alla banca presentando: la certificazione, il modello di richiesta, il numero di conto, stato di famiglia e l’eventuale importo dell’assegno per l’ex coniuge;
In seguito, la banca comunica all’ente erogatore la richiesta presentata e la sua accettazione. Di conseguenza, l’ente erogatore ha tempo 30 giorni per effettuare le verifiche dovute e comunica alla banca la presa d’atto del contratto.
Infine, la banca accredita l’importo sul conto bancario del richiedente entro 15 giorni dalla data del contratto di anticipo.
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