IMU seconda casa: è possibile pagare meno ma sono pochi a farlo perchè non lo sanno

Ogni anno alcuni cittadini si trovano a pagare le rate dell’IMU seconda casa con cifre molto alte e chiedersi come fare a risparmiare.

L’Imposta municipale unica (IMU) è una tassa prevista dal Governo Monti in materia di prima casa. Nel 2011 ha sostituito l’ICI, l’Imposta comunale sugli immobili, mentre dal 2013 non è più dovuta per le abitazioni principali.

imu seconda casa
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Il pagamento dell’IMU, quindi, è obbligatorio solo per le seconde case. L’imposta si paga ogni anno in due rate. La prima con scadenza il 16 giugno, la seconda con scadenza il 16 dicembre. Il costo è molto alto perché spesso i proprietari di immobili non fanno attenzione ai dati riportati nella visura catastale e alle caratteristiche dell’immobile. Ma è possibile pagare meno di IMU?

IMU seconda casa: come pagare meno con il ricatastamento nel 2022

La risposta è positiva. Infatti, è possibile pagare meno l’IMU seconda casa con il ricatastamento o con la trasformazione dell’immobile che può diventare pertinenza della prima casa e per questo non essere soggetta a tassazione. I dati riportati nella visura catastale rispettano ciò che è la situazione immobiliare di un cittadino.

A volte però ci sono casi in cui è il proprietario di immobili che può modificare la situazione catastale. Un esempio potrebbe essere quando un immobile catastato nella categoria C1 (negozio) ma non viene più utilizzato come tale. In questo caso il proprietario può chiedere un ricatastamento, per esempio, nella categoria C2 magazzino. L’IMU sarà nettamente più bassa.

Un altro esempio di ricatastamento potrebbe essere quello che “trasforma” le abitazioni di villini (A7) in abitazioni di tipo civile (A2). Anche in questo caso la visura catastale si modifica e quindi anche la rata catastale.

Un altro modo per pagare l’IMU più basso è trasformare un locale in pertinenza dell’abitazione principale, solo se ha tutti i requisiti previsti dalla normativa. Per poterlo fare, quindi, è necessario che l’immobile sia ubicato nello stesso edificio oppure nelle immediate vicinanze all’abitazione principale. In realtà, può trovarsi anche in un altro Comune ma non deve essere troppo lontana alla prima casa. È importante, inoltre, che la pertinenza sia durevole nel tempo.

Come pagare l’IMU: le regole in vigore

Per calcolare quanto pagare di IMU bisogna seguire questi semplici passaggi:

  • rivalutazione del 5% della rendita catastale:
  • il risultato dovrà essere moltiplicato per il coefficiente di ogni immobile;
  • alla cifra ottenuta andrà applicata l’aliquota IMU che varia in base al Comune;
  • infine, bisogna sottrarre dal risultato le eventuali detrazioni se previste dal Comune di residenza.

Attualmente il coefficiente IMU per il calcolo dell’importo è 160. Questo è valido per le abitazioni tranne per quelle di categoria A e pertinenza, C2 (magazzini, soffitte e cantine), C6 (box e autorimesse), C7 (tettoie).

Una volta effettuato il calcolo, il contribuente pagherà l’imposta tramite bollettino postale oppure modello F24. Entrambi sono disponibili negli uffici postali o presso gli sportelli bancari.

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