La Legge 104 consente ai familiari di disabili ed invalidi, tra gli altri benefici, di non pagare il bollo auto. Ma a quali condizioni?
Ai disabili, ai sensi della Legge 104/92, spetta il diritto a non pagare il bollo dell’auto. Tuttavia, è necessario che l’interessato rispetti i requisiti di salute e reddito stabiliti dalla legge e che osservi uno specifico procedimento per presentare la richiesta di esenzione.
L’articolo 3 della legge 104 stabilisce che è un cittadino con handicap: “colui che presenta una minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. Per tali categorie di soggetti, dunque, la legge prevede l’esenzione dal pagamento del bollo auto.
Una lettrice ha posto il seguente quesito:
“Sono invalida al 99%, posseggo il tagliando disabili macchina, ma non ho la patente. Per tale motivo, sul tagliando è indicata la targa dell’auto di mia figlia. Dunque, le spetta l’esonero dal pagamento del bollo? Grazie”.
L’esenzione dal pagamento del bollo auto spetta sia agli invalidi civili sia ai disabili permanenti. Per quanto riguarda gli invalidi civili, è necessario l’accertamento della riduzione ad un terzo della capacità di prestare attività lavorativa, secondo quanto indicato nella Legge 104. Rientrano, poi, in tale categoria i sordomuti, i non vedenti e gli ipovedenti.
Per i disabili permanenti, invece, la possibilità di usufruire del beneficio relativo al bollo auto è subordinata alla presentazione di tutta la documentazione che attesti la disabilità in modo permanente. Nel caso, infatti, di inabilità temporanea, il soggetto non avrà diritto all’esenzione dal pagamento della tassa regionale.
La Legge 104 prevede condizioni ben determinate affinché si possa accedere al vantaggio. Innanzitutto, la norma prende in considerazione solo alcune categorie di invalidità, opportunamente dimostrate. In particolare:
Inoltre, l’ASL (o strutture equiparate autorizzate) dovrà riconoscere:
È fondamentale, poi, che il veicolo sia intestato:
Secondo la legge, dunque, anche il familiare del portatore di handicap può avere diritto al beneficio, a condizione che sia a suo carico ai fini fiscali. Per poter essere considerati “fiscalmente a carico”, è necessario che il reddito complessivo annuo non sia superiore a 2.840,51 euro. Tale soglia, però, dal 2019 è aumentata a 4.000 euro, ma solo per i soggetti fino a 24 anni di età.
Se si supera tale limite reddituale, quindi, soltanto il disabile avrà diritto all’esonero ed i documenti dovranno essere intestati esclusivamente a lui e a nessun altro. Se, infatti, la richiesta è fatta a nome del disabile a cui è intestata la vettura, non ci sono requisiti di reddito da rispettare.
Si può richiedere l’esenzione per un solo veicolo. Se l’interessato è proprietario di due veicoli dovrà, quindi, scegliere per quale presentare la richiesta.
Nel caso in cui il veicolo oggetto di esonero dal pagamento del bollo venga venduto o cancellato dal PRA (il Pubblico Registro Automobilistico), si potrà trasferire l’agevolazione su un’altra vettura.
Non per tutti i veicoli, poi, è possibile richiedere il beneficio fiscale. Le autovetture, infatti, devono assolutamente appartenere a specifiche categorie. Nel dettaglio, possono usufruire dell’esenzione bollo auto:
Deve trattarsi, inoltre, di:
La domanda di esenzione bollo auto può essere inoltrata all’ACI (Automobile Club Italia), alle Regioni o all’Agenzia delle Entrate.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, inviala alla mail: esperto.informazioneoggi@gmail.com
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