Frutta, verdura e pesticidi: la lista dei prodotti più contaminati, incredibile cosa finisce nei nostri piatti

Frutta e verdura con pesticidi, è stata resa nota la classifica annuale degli USA sui prodotti più contaminati. Quali (brutte) sorprese riserva il 2022?

L’avvelenamento da pesticidi di frutta e verdura spaventa i consumatori. Cosa finisce nei nostri piatti e, dunque, nel nostro corpo?

frutta e verdura pesticidi
Pixabay

La classifica annuale sulla contaminazione da pesticidi di frutta e ortaggi fa riferimento a prodotti venduti negli Stati Uniti. Questo non deve far pensare che “l’avvelenamento” di ciò che mangiamo sia un problema distante da noi. Da pochi giorni il WWF ha lanciato un’allarme proprio con riferimento ad un dato inquietante, la morte di milioni di persone a causa dell’intossicazione da pesticidi. Sebbene la black list sia stata stilata oltre Oceano, l’argomento interessa anche la nostra penisola dato che si è piazzata al sesto posto in un report sui Paesi che utilizzano più sostanze nocive.

Frutta e verdura, alla scoperta della Dirty Dozen

La Dirty Dozen, ovvero la “sporca dozzina”, è il nome dato dagli attivisti americani dell’Environmental Working Group alla classifica di frutta e verdura con pesticidi. I risultati delle analisi hanno rilevato tracce di due o più residui di sostanze chimiche in fragole, ciliegie, spinaci, mele, uva e nettarine. Un dato ancora più inquietante riporta la presenza di uno dei pesticidi killer per le api nella metà dei prodotti analizzati tra cui spinaci, lattuga, patate e melanzane. Parliamo di un pesticida che nell’Unione Europea è, fortunatamente, messo al bando ma che ancora si utilizza negli Stati Uniti.

In alcuni ortaggi, poi, il numero di pesticidi trovati è particolarmente elevato. Nel cavolo riccio e cavolo nero le sostanze chimiche identificate sono state 103 mentre nei peperoni e peperoncini 101.

La lista nera, primo posto per le fragole

La classifica vede in prima posizione le fragole seguite dagli spinaci e dal cavolo riccio e nero. Seguono le nettarine, le mele, l’uva, i peperoni (e il peperoncino). Dall’ottavo posto in poi troviamo le ciliegie, le pesche, le pere, il sedano e i pomodori a conclusione della “sporca dozzina”.

Quali conclusioni si possono trarre dalla ricerca? Il pericolo legato ai pesticidi è reale e di ampio respiro. Coinvolge i prodotti che più frequentemente si portano in tavola e creano un problema per la salute al pari di tutti i continui richiami che il Ministero della Salute ormai quasi quotidianamente annuncia ai consumatori. Per non rischiare di mangiare frutta, verdura e pesticidi è consigliabile optare per l’agricoltura biologica in modo tale da proteggere sia il proprio organismo che l’ambiente circostante.

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