Lavoro, 4 giorni settimanali al 100% di stipendio: sta già succedendo

Lavoro, c’è un nuovo test che sta verificando se sia davvero possibile lavorare un giorno in meno con lo stesso stipendio. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo. 

Nel Regno Unito sta per arrivare una vera e propria rivoluzione destinata a cambiare il mercato del lavoro. Si è infatti deciso di sperimentare per la prima volta nella storia un nuovo tipo di settimana lavorativa.

uk settimana lavorativa
Pixabay

Verrà data infatti alle persone la possibilità di lavorare soltanto quattro giorni a settimana. E questo senza che subiscono alcun tipo di conseguenza dal punto di vista economico. Lo stipendio dunque resterà lo stesso, ma si lavorerà un giorno in meno. Sembra quasi un sogno, ma in realtà è un’ipotesi su cui gli economisti riflettono da decenni. 

Lavoro, come funziona il nuovo esperimento sulla settimana lavorativa promosso dal governo

E l’inghilterra non è il primo paese che prende in seria considerazione questo paradigma. Inizialmente, il governo ha deciso di coinvolgere i dipendenti di alcune aziende accuratamente selezionate per iniziare a provare questa nuova modalità. Con questo gruppo di lavoratori, si farà una prova della durata di sei mesi con questo nuovo modello settimanale. Lo scopo sarà naturalmente anche quello di capire se la produttività resta invariata a fronte di una diminuzione della forza lavoro in termini di tempo.

Questa fase di sperimentazione avrà inizio a partire da giugno del 2022, e terminerà nel gennaio del 2023. Ad essere coinvolte in questa prova, sono sessanta tra aziende e organizzazione private inglesi. In tutto ci saranno circa tremila dipendenti che avranno l’onore per la prima volta di sperimentare una settimana lavorativa della durata di soli quattro giorni. Questo programma sarà gestito da una delle università più prestigiose della nazione. Stiamo infatti parlando dell’ateneo di Cambridge in collaborazione con il Boston College. 

Lavoro, ecco perché lavorare di meno diventa possibile: quando partirà il test

Per garantire il rispetto dell’etica alla base del progetto, sono state poi coinvolte dal governo anche alcune associazioni senza scopo di lucro. Sarà molto interessante dunque attendere la fine della prima fase. E capire se davvero è possibile lavorare soltanto quattro giorni a settimana, senza che la produttività attuale ne risenta.

In ogni caso, bisogna anche capire che questo non è certo il primo test simile che viene intrapreso da una nazione. Ad esempio, un esperimento del genere è stato portato avanti da Microsoft Japan nel 2019. E qui il risultato è in realtà andato oltre le più rosee aspettative, sorprendendo tutti. Microsoft infatti, alla fine di questa prova, ha dichiarato che non la produttività non era scesa. Si era invece verificato il contrario. Era cioè aumentata del quaranta per cento.

Incredibile ma vero. E non è stato l’unico vantaggio che la multinazionale ha in seguito riscontrato. Ci sono stati infatti anche degli inediti benefici dal punto di vista ambientale, con un risparmio del consumo elettrico di circa il 13 per cento. Il test più famoso in ogni caso è stato condotta dall’Islanda nella capitale della nazione. Il campione scelto in questo caso è stato di 2.500 dipendenti, molto simile a quello inglese. 

L’esperimento più famoso sulla settimana lavorativa è stato condotto in Islanda

E anche in questo caso, l’esperimento si è rivelato un successo, almeno da quanto ha raccontato in seguito il governo. Nessuna flessione della produttività è stata riscontrata, e i dipendenti islandesi ne hanno beneficiato enormemente dal punto di vista della loro qualità della vita e della gestione dello stress.

Il nuovo esperimento condotto dagli inglesi presenta però un elemento di fondamentale novità che in passato non era mai stato provato. Fino a questo momento infatti, si era scelto di ridurre la settimana lavorativa, ma di aumentare al contempo le ore di lavoro nei giorni attivi. Stavolta no. Il governo ha infatti deciso di mantenere le stesse ore e di non compensare in alcun modo questa mancanza.

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