Covid, una ricerca italiana smentisce tutti i numeri sui contagi ufficiali

Covid, una ricerca appena in uscita in Italia racconta una realtà, sul numero reale dei contagi, diversa da quella fornita dalle stime ufficiali. Vediamo nel dettaglio. 

I casi di coronavirus sono ormai in aumento da qualche settimana in tutto il mondo. Basti solo pensare come la Cina si sia ritrovata costretta ad imporre un nuovo lockdown in diverse città del territorio, a fronte di un abnorme aumento dei casi positivi nella nazione.

covid ricerca milano
Pixabay

Non una notizia da poco, considerato che il governo di Pechino ormai da due anni insegue la cosiddetta strategia dei zero contagi. 

Covid, in Cina si sta verificando una nuova ondata: Shanghai costretta a dei nuovi lockdown

Una tattica che evidentemente si è rivelata un fallimento se a distanza di due anni, la Cina è ancora costretta a prendere decisioni così drastiche. Ma il punto in fondo, è che come tutti abbiamo imparato, gli attuali vaccini non sono in grado di bloccare i contagi. E per questo diventa difficile capire in realtà quante persone ogni giorno diventano positive al Covid. Anche perché che i tamponi non sempre si dimostrino in grado di rilevare il virus non è certo un mistero.

E adesso, è uscita una nuova ricerca condotta da un importante università italiana che sembra testimoniare come nel nostro paese, il numero dei contagi resti molto alto, al di là di quanto posso raccontare le stime ufficiali. 

Covid, che cosa ha rilevato il nuovo studio condotta dall’istituto Mario Negri di Milano

Lo studio è stato realizzato dall’istituo Mario negri di Milano in collaborazione con la regione Lombardia. La scoperta fatta dai ricercatori lascia per certi versi senza parole. Gli studiosi hanno infatti appurato che nelle acque reflue della città, la presenza del Sars-Cov-2 sembra praticamente identica, nei suoi livelli di concentrazione, di quella registrata a novembre del 2021.

Non un dato di poco conto, considerato che quello dello scorso anno era il periodo in cui Omicron è letteralmente esplosa nel vecchio continente e nel nostro paese. La ricerca oltretutto, redatta come si accennava dall’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, ha già ricevuto un importante convalida circa la sua attendibilità.

È stata infatti pubblicata sulla celebre rivista scientifica Jama, Journal of the American Medical Association). E dal monitoraggio delle acque reflue di Milano, si è dunque venuti a conoscenza del fatto che con buone probabilità, i contagi sul territorio sono gli stessi dello scorso anno. Ma non solo, perché questo dato risulta persino inferiore alla seconda ondata del 2020, quando i vaccini ancora non c’erano. Certo, molti sostengono che comunque, i vaccini hanno permesso di ridurre le ospedalizzazioni. 

Covid, le dichiarazioni del ricercatore statistico del Mario Negri ai giornalisti

E se oggi possiamo riassaporare un po ‘di libertà, grazie anche alla fine dello stato di emergenza, è soltanto per questo. Ma qui per l’appunto, si parla semplicemente di casi di contagio. E del fatto che continuano a restare alti in quanto le rilevazioni ufficiali non sono in grado evidentemente di fornire stime attendibili.

La ricerca è stata presentata da Giovanni Nattino, direttore del laboratorio di inferenza causale di epidemiologia del Mario Negri, ai microfoni dei giornalisti della La Repubblica.

Lo scienziato ha dichiarato, nel commentare lo studio, che “la misurazione riflette in modo abbastanza preciso la circolazione del virus nella popolazione. Possono esserci delle imprecisioni se per esempio piove molto e l’acqua è più diluita. Ma del metodo possiamo fidarci. In genere anticipa di un paio di settimane quello che vedremo con il conteggio dei tamponi, perché chi è contagiato inizia a eliminare il virus con le feci subito, anche prima che compaiano i sintomi. Per quanto riguarda lo scorso novembre, possiamo dire che è circolato tanto virus quanto nelle ondate precedenti nonostante il 75% della popolazione vaccinata”.

In Cina la maggior parte dei contagi sono causati dalla variante sudafricana Omicron

Intanto, come si spiegava in precedenza, la Cina si trova di nuovo alla prese con un’ondata di contagi che hanno causato nuove restrizioni, coinvolgendo persino la città di Shanghai. Nella metropoli sono stati inviati oltretutto dei nuovi operatori sanitari provenienti da tutto il territorio nazionale, per cercare di gestire l’emergenza. La maggior parte dei contagi sembra sia legata alla variante Omicron, che su grandi numeri sta evidentemente preoccupando il governo.

L’amministrazione di Shanghai ha chiesto ai cittadini la disponibilità a sottoporsi quotidianamente a dei nuovi test per rilevare il virus, fino alla data del 6 Aprile 2022. Nella speranza dunque che questo aumento dei casi torni gestibile in poco tempo.

(Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).

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