Conto violato, l’assistenza è una farsa: “Mi hanno rubato 1500 euro”

In un momento di forte crisi ed apprensione non si ferma l’azione di coloro i quali agiscono sfruttando l’ambiguità di certe comunicazioni.

Il momento storico è particolare, molto particolare. La pandemia che ancora tiene con il fiato sospeso il mondo intero, il conflitto in Ucraina che minaccia la sicurezza dell’intero continente europeo e che ha contribuito ad una profonda crisi dovuta all’aumento dei prezzi di ogni bene. In più le truffe del web continuano a terrorizzare e derubare i cittadini italiani.

CONTO CORRENTE
Adobe Stock

Una nuova ondata di truffe sta terrorizzando i cittadini laziali. La città di Ostia negli ultimi tempi è stata letteralmente presa di mira dai malintenzionati, almeno stando al numero di segnalazioni arrivate da quella particolare zona. Il raggiro purtroppo per i cittadini stessi  è riuscito alla meraviglia. Questo, in più di una occasione sfruttando la buona fede delle vittime ed un sistema assolutamente collaudato. Sms o mail che fanno da apripista in un certo senso per proseguire lungo una dinamica che più volte ci è stata raccontata dalle cronache di tutti i giorni.

Il sistema come spesso abbiamo potuto avere modo di comprendere prende di mira le vittime prescelte attraverso l’invio, in questo caso di un sms da parte della propria banca. Si avvisa il cittadino, il cliente quindi di una problematica legata alla propria carta di credito, soldi sottratti che devono essere riposizionati al proprio posto. Il tutto dovuto da un inconveniente tecnico. Il cittadino chiaramente spaventato per il destino dei propri risparmi si lascia confondere e clicca sul link che si trova immediatamente dopo il testo dell’ sms cosi come indicato. Da quel momento la truffa vera e propria entra in atto.

Conto violato, l’assistenza è una farsa: l’incredibile esperienza di un cittadino truffato

Una volta effettuato l’accesso al link indicato dal testo dell’ sms truffaldino si avrà la sensazione, considerata la perfezione delle ricostruzioni del web sotto i nostri occhi di essere realmente entrati presso l’home banking del nostro istituto di credito. Uno dei complici si metterà dunque in contatto con noi guidandoci nelle operazioni da svolgere per rimettere le cose a posto. Chiaramente il tutto fa parte del gioco, della truffa, cosi come testimoniato da una delle vittime che ha reso pubblica la propria esperienza in merito.

Si sono presentati come servizio sicurezza della banca per difendermi contro i prelievi anomali sulla mia carta di credito ricaricabile associata al conto – spiega il signor Roberto – Ad un certo punto mi hanno chiamato per aiutarmi a reinserire i soldi. Dovevo seguire soltanto le loro istruzioni per ottenere lo storno, invece sono stato io a ricaricare la loro carta. Mi hanno rubato 1500 euro, in due tranche: prima 1000 e poi 500″.

Ho fatto il reclamo alla banca  – continua –  ma mi hanno risposto che quanto è accaduto è stato causato dalla mia ingenuità, quindi non mi sarebbe spettato il rimborso. Però io mi chiedo come abbiano fatto ad avere il mio codice cliente, le mie credenziali di accesso e il mio numero di telefono. Evidentemente anche il sistema di sicurezza della banca ha le proprie colpe”.

Il giorno preferito dai truffatori è il venerdi quando le banche sospendono i propri servizi. Quindi non è possibile comunicare con gli uffici nei giorni successivi. Nei casi specifici, quando si pensa insomma di essere stati truffati bisogna subito segnalare il tutto alla Polizia postale o comunque a qualche rappresentante delle forze dell’ordine. Successivamente poi occorre quindi mettersi in contatto con la propria banca per capire quali margini ci siano di recuperare il denaro sottratto.

Ho fatto denuncia ai Carabinieri – ha raccontato inoltre il signor Roberto  –  ho mandato un altro reclamo con maggiori dettagli alla sede centrale della banca. Forse farò denuncia anche alla Polizia Postale, però nutro poche speranze. Il mio invito è quello di fare molta attenzione e dico agli altri di non cascarci come ci sono cascato io. Le banche non mandano sms per avvertire i clienti di prelievi anomali. Se arrivano messaggi vuol dire che è una truffa”. La truffa insomma è sempre dietro l’angolo. I cittadini, cosi come gli stessi istituti avvisano, devono prestare sempre massima attenzione a certe comunicazioni, per non rischiare di perdere tutti i propri risparmi.

Lascia un commento


Impostazioni privacy