Pensione età e contributi: come scoprire in anticipo l’importo

Il calcolo della pensione futura si può effettuare se si ha conoscenza dell’ammontare dei contributi e dei coefficienti di trasformazione. In che modo?

È possibile calcolare l’importo della pensione futura se il contribuente conosce delle informazioni dettagliate (come l’età anagrafica e la quantità dei contributi versati), tramite le quali si può prevede l’importo dell’assegno.

calcolo pensione
Adobe Stock

L’INPS ha a disposizione “La mia pensione futura”, un servizio che consente di scoprire la data in cui si andrà in pensione ed ottenere una stima dell’assegno pensionistico.

Calcolo della pensione: è davvero possibile?

Il contribuente può conoscere il totale dei contributi versati nell’arco dell’intera vita lavorativa, inviando apposita domanda all’INPS dell’Ecocert (l’Estratto Conto Certificativo). Inoltre, può sapere la propria età pensionabile, optando per la pensione di vecchiaia (a 67 anni) e per quella anticipata o agevolata (come APE Sociale, Opzione Donna, Quota 102, Pensione Precoci, Pensione Usuranti). È, tuttavia, fondamentale conoscere i coefficienti di trasformazione riferibili alla pensione di cui si usufruirà.

In cosa consiste il calcolo della pensione? L’operazione si effettua moltiplicando il montante contributivo (ossia la somma dei contributi versati dal lavoratore durante tutta la sua attività lavorativa) per il coefficiente di trasformazione connesso all’età in cui si va in pensione. Nel computo, inoltre, si inseriscono anche le frazioni d’anno.

In cosa consistono i coefficienti di trasformazione?

I coefficienti di trasformazione sono dei determinati valori percentuali che si utilizzano nel calcolo delle pensioni con il metodo contributivo, oppure per il calcolo della quota contributiva col metodo misto o retributivo. Essi cambiano in base all’età del contribuente.

I coefficienti sono decisi tramite legge del Ministero del Lavoro e, ogni 3 anni, sono aggiornati in relazione all’adattamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita.

A quali pensioni si riferiscono i coefficienti di trasformazione?

I coefficienti di trasformazione si utilizzano per calcolare:

  • le pensioni che seguono il metodo interamente contributivo, con il raggiungimento dell’anzianità dopo il 1° gennaio 2012;
  • le quote delle pensioni che si basano sul sistema misto o retributivo, per coloro che hanno maturato i contributi dal 31 dicembre 1995 o, almeno, 18 anni di contributi dal 1° gennaio 1996;
  • le pensioni delle lavoratrici che si congedano con Opzione Donna.

Tali coefficienti, inoltre, si applicano non solo alle pensioni gestite dall’INPS o ad altre forme di previdenza obbligatoria, ma anche alle pensioni dei professionisti che hanno aderito alle casse private.

Tutti i coefficienti di trasformazione per il 2022

I coefficienti di trasformazione previsti per il 2022 in relazione al computo dell’entità della pensione, per chi si  congeda quest’anno, sono, nello specifico:

  • 4,186% per chi va in pensione a 57 anni;
  • 4,289% per chi va in pensione a 58 anni;
  • 4,399% per chi va in pensione a 59 anni;
  • 4,515% per chi va in pensione a 60 anni;
  • 4,639% per chi va in pensione a 61 anni;
  • 4,770% per chi va in pensione a 62 anni;
  • 4,910% per chi va in pensione a 63 anni;
  • 5,083% per chi va in pensione a 64 anni;
  • 5,220% per chi va in pensione a 65 anni;
  • 5,391% per chi va in pensione a 66 anni;
  • 5,575% per chi va in pensione a 67 anni;
  • 5,722% per chi va in pensione a 68 anni;
  • 5,985% per chi va in pensione a 69 anni;
  • 6,15% per chi va in pensione a 70 anni;
  • 6,466% per chi va in pensione a 71 anni.

Lascia un commento


Impostazioni privacy